Il seno dolorante da cambiamenti dell'assetto ormonale femminile comporta un tipo di algia molto simile a quello che si prova per un grande livido. Quando la donna si appoggia ad una superficie o schiaccia il seno contro il letto durante la notte, avverte questo dolore che può essere più o meno intenso a seconda della concentrazione progestinica del momento. Solitamente, anche solo lo sfioramento dei capezzoli arreca dolore, così come lo schiacciamento del seno. La particolarità del seno dolorante da ciclo ormonale è quello di essere solo temporaneo, presentandosi puntualmente ogni mese e nella stessa fase post-mestruale. Inizia gradualmente ad intensificarsi, per poi svanire altrettanto gradualmente. Se il seno dolorante è invece una sensazione persistente, è necessario consultare un medico.
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Sebbene un seno dolorante debba essere considerato normale e fisiologico in tutte le donne, ci possono essere casi specifici in cui, invece, rappresenta il campanello d'allarme per alcuni tipi di problemi sanitari. Raramente il dolore al seno è un avvisaglia di tumore, perché solitamente questa malattia insorge silenziosamente, a meno che la massa non sia talmente sviluppata da schiacciare letteralmente la ghiandola mammaria. Più spesso, invece, un seno dolorante potrebbe essere indice della presenza di una fibrocisti intramammaria. In questi casi è necessario rivolgersi ad un medico, soprattutto se all'autopalpazione del seno si avverte un piccolo nodulo sotto le dita. L'eventuale presenza di una fibrocisti mammaria può essere una cisti benigna, così come un piccolo fibroadenoma maligno; per questo motivo è sempre molto importante fare controlli di routine annuali.
Se il seno risulta dolorante in maniera continuativa e non scompare dopo la fase progestinica del ciclo mestruale, bisogna necessariamente approfondirne le motivazioni. Dopo una visita clinica di base dal proprio medico curante, sarà opportuno fissare un'ecografia e una radiografia mammaria, per escludere la presenza di un eventuale nodulo cistico. Nel caso in cui dovesse essere presente una piccola massa, si procederà con un ago aspirato della cisti, il cui materiale verrà esaminato in laboratorio per stabilire di che natura sia. Solitamente le masse benigne vengono asportate chirurgicamente senza ulteriore terapia, mentre le masse maligne necessitano di chemio o radioterapie, per evitare metastasi o potenziali recidive. Effettuare l'autopalpazione mensilmente è un piccolo gesto fondamentale per essere tempestivi e prevenire problemi importanti.
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