peeling chimico

Peeling chimico

Il peeling è un trattamento volto a levigare ed ammorbidire l’epidermide del viso, mediante la rimozione delle rughe d’espressione. Il peeling viene apostrofato come trattamento medico estetico, che favorisce il ricambio cellulare e la stimolazione della cellule nuove, grazie ad una sostanza ricca di collagene, che riempie i solchi e le rughe che causano l’invecchiamento cutaneo. Il peeling chimico, si realizza attraverso tre diversi meccanismi: elimina le cellule danneggiate, favorendo la produzione di nuove cellule sostitutive, esfolia le cellule vecchie dell’epidermide, favorendo il ricambio cellulare, attiva un processo di infiammazione a causa della produzione di collagene ed elastina, che determinano la produzione di fibroblasti che vanno a costituire il nuovo strato epidermico. Il peeling, sviluppa la sua azione, principalmente sull’epidermide, per poi scendere nella profondità del derma, modificando radicalmente la struttura dello stesso. Il peeling chimico, è un trattamento straordinariamente antico, le cui origini e radici, affondano in una memoria antica, ai tempi dei babilonesi, degli Egizi e dei Greci, che utilizzavano sostanze naturali miscelate ad altre di origine minerale come lo zolfo, la polvere di piante e di pietre, per ottenere una pozione che veniva poi applicata sull’epidermide per renderla fresca, giovane e liscia. Questa tradizione è stata poi approfondita nel corso nei secoli, e conservata gelosamente, fino alla scoperta di una sostanza, l’acido tricloracetico, e di un’altra sostanza, il fenolo, utilizzato per il trattamento delle cicatrici da acne. Queste due sostanze, furono miscelate, all’acido lattico e glicolico ed utilizzate dall’ottocento il poi, per realizzare il trattamento del peeling chimico. Il peeling chimico, viene attualmente utilizzato per differenti patologie come: rosacea, invecchiamento cutaneo, cicatrici da acne, dermatiti, smagliature e discromie. Il peeling favorisce la rimozione dell’epidermide, favorendone la sostituzione, in un tempo relativamente breve, pari a circa dieci giorni. La pelle, a seguito del trattamento, può manifestare esfoliazione, dunque caduta, e arrossamenti: questa reazione è assolutamente necessaria, poiché favorisce il rinnovo del tessuto cutaneo. Il peeling chimico, agisce sia sul livello superficiale dell’epidermide, che in profondità, arrivando fino al derma: la scelta varia in relazione alla gravità del tessuto da trattare, alla tipologia di risultato che si spera di ottenere, alla quantità di liquido iniettato, alla zona da trattare, al tipo di pelle su cui viene eseguito il peeling, al trattamento eseguito precedentemente al peeling stesso, al numero di sedute effettuate, alla durata del peeling durante ogni singola seduta e complessivamente, e allo spessore cutaneo.
Peeling viso

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peeling chimico: Risultati

pelle dopo il peeling Prima di eseguire un peeling chimico, è consigliabile eseguire degli specifici trattamenti, che favoriscano la riuscita dello stesso ed una più rapida guarigione del tessuto epiteliale. Solitamente vengono somministrati acido glicolico a altri acidi, che favoriscono la migliore cicatrizzazione del tessuto, impedendo allo stesso tempo la decomposizione della melanina. I peeling si diversificano a seconda della tipologia di trattamento da eseguire: il peeling molto leggero a base di acido glicolico, viene solitamente utilizzato per dare luce alla pelle, e rinnovarla: viene applicato dell’acido glicolico sulle zone da trattare, con molta delicatezza; l’acido produce un leggero pizzicore e in alcuni casi arrossamento. Dopo circa due o tre giorni, la pelle comincia il processo di esfoliazione, che termina dopo una settimana. Il peeling superficiale, viene invece eseguito per rimuovere cicatrici da acne, rughe leggere, piccole cicatrici lentiggini solari. In questo caso, vengono utilizzati diversi tipi di acido, e la pelle, si presenta arrossata per circa dieci giorni. Il trattamento è considerato maggiormente aggressivo, ma favorisce comunque ottimi risultati. Il peeling di media profondità, è invece utilizzato per le cicatrici profonde da acne (papule), per cisti nodose, per rughe mediamente profonde, macchie molto scure e pelle cadente. In questo caso, la pelle durante il trattamento tenderà ad arrossarsi, e si avvertirà un bruciore molto forte; inoltre a seguito del trattamento, che viene considerato maggiormente profondo, la pelle tenderà a subire processi di esfoliazione per circa dieci giorni consecutivi. Il peeling profondo, viene considerata un’operazione vera e propria, che viene eseguita solo nei casi strettamente necessari, infatti molto spesso, al peeling, vengono associati altri trattamenti. Se si effettua un peeling è necessario a seguito dell’operazione stessa, tutelare la pelle dai raggi solari, con un filtro apposito, anche se non si esce di casa; il trattamento, infatti va preferibilmente eseguito d’inverno, quando il sole è meno forte, e quando si sta generalmente più in casa. Il peeling inoltre, comporta arrossamenti per cui la pelle del viso, va lavata con un detergente apposito, non aggressivo e schiumoso, che aiuti la pelle a ritrovare freschezza ed elasticità.


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