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Dieta ipertensione

L’ipertensione è una patologia che va curata con una terapia farmacologica e alimentare. L’alimentazione, riveste un ruolo fondamentale, perché comporta dei reali risvolti nella diagnosi della malattia. L’alimentazione viene scrupolosamente scelta dal personale medico, che non solo stilerà una lista degli alimenti da prediligere, ma effettuerà uno scrupoloso controllo sul quantitativo di sale contenuto nei singoli alimenti. L’ipertensione arteriosa, è una patologia molto pericolosa, che ha due origini differenti: essa può essere considerata a se stante, ovvero di origine indipendente, o anche secondaria, manifesta sintomatologia di patologie di tipo cardiovascolare o endocrine. La cura dell’ipertensione, è fortemente legata all’utilizzo di specifici farmaci e allo stile di vita, che per primo deve subire una regolarizzazione notevole: lo stress, i cibi grassi, il sovrappeso, la mancanza di esercizio fisico e dunque la sedentarietà ed il fumo, sono fattori che concorrono a determinare il manifestarsi di questa patologia. Per controllare e ridurre i rischi di questa patologia, è necessario regolarizzare l’alimentazione e praticare una qualsiasi attività fisica. Questa terapia, aiuta il paziente a ridurre l’apporto di medicinali, migliorando lo stile di vita e ripristinando i normali valori imposti relativi alla patologia stessa. In relazione alla dieta, l’attenzione tende a focalizzarsi sul quantitativo di sodio da introdurre nel regime dietetico. Sia nella forma primaria che in quella secondaria, il fattore dietetico, riveste un ruolo importantissimo: mangiare sano, eliminando i cibi che potrebbero causare un peggioramento del quadro clinico, è alla base della terapia per la cura di questa patologia. L’organismo, necessita di numerosissime sostanze, per cui, è necessario seguire una dieta variegata e ampia, che comprenda una serie numerosissima di cibi, ad esclusione di quelli contenenti grassi trans, come il burro la margarina e tutti gli alimenti che possono contenere queste sostanze altamente dannose per l’organismo. Un’alimentazione corretta e bilanciata, si basa sul seguente programma alimentare: carboidrati, proteine, fibre, oligoelementi, vitamine, una percentuale minima di grassi; il variare delle specifiche quantità di queste sostanze, è relativo anche alla sedentarietà del soggetto, e al tipo di attività fisica che si svolge, oltre che dai livelli specifici di ipertensione arteriosa. Nello specifico, il quantitativo di sodio, andrà lentamente ridotto, fino a quando la dieta potrà essere considerata assolutamente priva di questa sostanza: moltissimi studi, hanno appurato che la riduzione di sale, è strettamente collegata al miglioramento che viene apportato all’organismo. Questa riduzione, è solo apparentemente drastica, ma rappresenta in realtà una vera e propria abitudine gustativa. Il palato tende ad abituarsi con il tempo ad assaggiare cibi sempre meno salati, fino a quando l’abitudine non sradicherà l’esigenza di migliorare l’alimentazione.
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dieta ipertensione: Eliminare il sale

alimenti che si possono mangiare Oltre al sale, è molto importante limitare il fumo, o eliminarlo del tutto, e controllare il quantitativo di alcool; questi due fattori, risultano essere estremamente pericolosi per la regolamentazione di questa patologia. Il sale inoltre può essere sostituito da spezie, o anche dal cloruro di potassio. Nella dieta per l’ipertensione, esistono dei cibi che vanno completamente aboliti, altri che invece vanno privilegiati per lo specifico apporto benefico che essi sprigionano. Da eliminare, il burro, la margarina, l’alcool, il vino, lo zucchero, i fritti, le carni rosse, i formaggi, e tutti gli alimenti particolarmente grassi. Sono da privilegiare la frutta e la verdura, sia per il contenuto ampio di vitamine, sia perché favoriscono la sazietà, per cui, regolarizzano fattori che sono determinanti per l’ipertensione come il sovrappeso. Sempre favoriti sono i cibi leggeri come i formaggi freschi, le carni bianche, il pesce azzurro e fresco, lo yogurt, e tutti gli alimenti che non contengono grassi e zuccheri, in eccesso. Il sodio, è molto abbondante nelle carni, negli insaccati, e nei derivati di questi, come i formaggi stagionati, che risultano essere particolarmente salati e pericolosi per la salute dell’organismo. Nei vegetali, invece, tende ad abbondare il potassio, per cui, sono da preferire: rientrano in questa categoria i carciofi, i broccoli, gli spinaci e le bietole, e molti altri elementi vegetali a foglia verde e non. Se il sodio viene ridotto, deve necessariamente aumentare il livello di potassio, per cui nella dieta, dovranno essere inseriti alimenti genuini che contengono elevate quantità di questo elemento. Il potassio, si trova nelle albicocche, nelle mandorle e nei legumi, ma anche nei carciofi, nelle banane e nelle castagne, nelle noci e negli spinaci. Il quantitativo di questi alimenti deve necessariamente essere incrementato, cosi da migliorare il funzionamento dell’organismo e migliorare la condizione patologica del paziente. Mangiare sano, significa anche prevenire numerose patologie.

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