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Facendo un giro per gli scaffali è possibile vedere quali differenze di denominazione e prezzo esistono per le varie confezioni di olio di oliva. La differenza più comunemente conosciuta è quella tra olio vergine di oliva ed olio extravergine di oliva. Al sapore l’olio extravergine risulta avere delle note positive quali il sapore e l’odore delle olive allo stato puro e l’odore di erbe e vegetali e quella nota negativa di rancido. Ma gli oli extravergine hanno sapori diversi e aromi fruttati diversi, poiché non sono tutte uguali le olive. L’olio extravergine deriva dalla prima spremitura e viene confezionato dopo un breve filtraggio. L’olio vergine viene da una filtrazione maggiore dopo che c’è stata l’estrazione dell’olio. La differenza di riferisce anche al grado di acidità che dipende dalla presenza di acidi grassi all’interno dell’olio stesso, tra cui l’acido oleico. La concentrazione di acido oleico è maggiore nell’olio di oliva vergine che in quello extravergine. L’olio di oliva vergine ha un sapore più delicato dell’olio extravergine, ma è lo stesso buono.
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L’olio di oliva lampante non viene utilizzato per usi alimentari. Esso è l’olio combustibile un tempo utilizzato in tutte le case per l’illuminazione che avveniva con lampade (ecco da dove deriva la denominazione “lampante”) in cui l’olio viene versato e con una piccola fiamma acceso. Infatti l’olio di oliva non fa fumo e riesca a mantenere alte temperature senza bruciarsi. Esso viene ottenuto dalla lavorazione della pasta di olive dopo l’estrazione dell’olio vergine ed è considerato un olio dal sapore e odore pessimo. L’olio di oliva lampante è altamente acido e ha bisogno di alcuni ulteriori fasi di lavorazione per diventare commestibile. Il trattamento dell’olio di oliva lampante avviene prettamente tramite dei processi industriali che tutti insieme vengono conosciuti con il nome di “deodorazione” e da ciò la denominazione di oli deodorati, ossia trattati industrialmente, conosciuti anche come oli di oliva raffinati. L’olio di oliva lampante, una volta trattato industrialmente, viene utilizzato nelle scatolette di tonno, di sgombro o altri prodotti conservati sott’olio.
Tra gli altri tipi di olio di oliva importanti c’è l’olio di sansa di oliva che viene ottenuto dal residuo di olive dopo l’estrazione che si chiama appunto sansa. Dalla sansa si ottengono modeste quantità di olio che viene estratto per centrifugazione e poi viene ulteriormente trattato poiché il primo olio che se ne ricava è greggio. Dopo la raffinazione l’olio di sansa è pronto per l’uso dopo la muscolazione con olio di oliva vergine.L’olio di oliva utilizzato per condire i cibi crudo oppure per cucinare piatti gustosi e quindi aggiunto prima della cottura, proprio non manca in nessuno dei nostri pasti giornalieri. Esso ha grandi benefici per la salute del nostro organismo. L’olio di oliva contribuisce alla formazione di alcuni disturbi cardiaci grazie alla diminuzione di colesterolo LDL considerato fatale per il nostro organismo e per questo denominato “colesterolo cattivo”. L’olio di oliva si caratterizza, infatti, per la presenza di molti grassi monoinsaturi, tra cui gli acidi grassi omega che hanno un effetto positivo sulla nostra salute. Gli omega 9 diminuiscono il livello di colesterolo cattivo nel sangue favorendo la formazione del colesterolo positivo che serve come riserva e risorsa di energia. Inoltre previene i disturbi cardiaci poiché il colesterolo cattivo va ad ostruire vene e arterie portando problemi al cuore. Inoltre previene l’invecchiamento perché agisce sulle cellule della pelle e inoltre aiuta lo sviluppo delle cellule del tessuto nervoso. Questo non vuol dire che bisogna abusare di prodotti ricchi di omega 9, poiché per prima cosa dobbiamo considerare che un abuso di omega 9 produce degli effetti indesiderati (infiammazioni , coagulazioni del sangue), secondariamente dobbiamo considerare che ogni alimento porta con sé una quantità di nutrienti di vario genere. L’olio di oliva contiene anche vitamina E e polifenoli che sono importanti per il rallentamento dell’invecchiamento cellulare. Inoltre l’olio di oliva e soprattutto quello extravergine, è molto digeribile e aiuta il fegato nella sua funzione di rendere alcuni nutrienti digeribili per l’intestino. L’olio di oliva è importante per il funzionamento del nostro intestino perché permette alla massa fecale di ammorbidirsi prevenendo o curando problemi di stitichezza. L’olio di oliva aiuta anche la digestione perché agevola la produzione di succhi gastrici che sono importanti per la digestione degli alimenti. Allo stesso modo in cui l’olio di oliva porta a dei benefici, l’abuso di olio può portare a degli effetti negativi. Per esempio troppo olio può portare a nausea e diarrea. Inoltre l’olio abbassa la pressione sanguigna quindi non è consigliato un uso eccessivo per chi soffre di pressione bassa e per chi assume farmaci per la pressione e il diabete, poiché può far scendere di molto il livello glicemico e la pressione sanguigna causando problemi fisici non trascurabili.Non è consigliabile eliminare l’olio di oliva dalla nostra alimentazione, ma allo stesso tempo è fondamentale non abusarne.
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