Il cordone ombelicale, contiene sangue e cellule staminali: viene infatti utilizzato per la donazione, in Italia come all’estero. Le cellule staminali contenute all’interno del sangue, possono essere considerate alternative rispetto alle cellule del midollo osseo, e possono rivelarsi risolutive per la cura di patologie del sangue come la leucemia. Le cellule staminali del cordone ombelicale, possono essere utilizzate per uso personale o pubblico. Il sangue sito all’interno del cordone ombelicale, viene raccolto a seguito del parto, separato dalle cellule staminali, e posto in un’apposita sacca che mantiene il sangue stesso ad una temperatura specifica, per le prime quarantotto ore. Il sangue del cordone ombelicale, può essere utilizzato anche per la cura di specifiche patologie del feto, o della madre stessa. Trattandosi di un funicolo estremamente delicato e coinvolto in una serie di funzioni, il cordone ombelicale, può essere incline a diverse patologie. Il cordone viene tagliato quando smette di pulsare. Esso va poi controllato ed esaminato: il cordone ombelicale, in molti casi può contenere una sola vena; questa particolare anomalia, può essere indice di una serie innumerevole di patologie da cui può essere affetto il feto, tra cui patologie inerenti al tratto gastro-intestinale, al sistema cardio-vascolare, al sistema nervoso, al sistema muscolare e scheletrico. Il cordone ombelicale può anche essere eccessivamente lungo: questo accade quando la sua specifica lunghezza supera gli ottanta centimetri; in questo caso, sarà notevolmente più lungo, mentre se non raggiunge i trenta centimetri, verrà considerato eccessivamente corto. Nel primo caso, il cordone potrebbe essere un pericolo per il feto, nella fase del travaglio, poiché potrebbe arrotolarsi attorno al feto stesso, soffocandolo o creando comunque delle sofferenze durante la fase del travaglio e del parto stesso. Il pericolo dunque è notevole. Nel caso in cui il cordone ombelicale sia eccessivamente corto, potrebbe (anche con gli stessi movimenti del feto), spezzarsi e provocare ulteriori altre problematiche, come la fuoriuscita di sangue. Al cordone ombelicale, può anche mancare lo strato protettivo dei vasi stessi, ovvero la gelatina di Warthon. In questo specifico caso, gli stessi vasi e le arterie, potrebbero essere indotte a rompersi, ad essere danneggiate, mancando completamente di una protezione. Il cordone in molti altri casi, può essere sottile e andare incontro a numerose altre problematiche. A livello concettuale, il cordone ombelicale, è il legame naturale tra madre e figlio, il primo contatto tra la partoriente ed il frutto del suo grembo. E’ il cordone il simbolo di qualcosa che non potrà mai spezzarsi, di qualcosa che terrà inevitabilmente uniti sua madre al suo bambino, in maniera indissolubile, anche quando questo legame verrà reciso. Il cordone ha dunque un aspetto fisico e figurativo, un doppio significato simbolico.
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