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Verso i 6 mesi cominciamo a monitorare la bocca del nostro bambini, dando priorità alla mascella inferiore. L’eruzione di un dentino è preceduta sempre dalla comparsa di piccoli punti bianchi sulla gengiva interessata. In seguito comincerà ad apparire arrossata e gonfia, con piccoli taglietti. Non è raro poi che la guancia e i tessuti , all’interno e all’esterno,diventino più sensibili, con piccole irritazioni. Nei casi più difficili questi fastidi si possono allargare fino ad interessare il collo. Contemporaneamente sarà evidente una maggiore salivazione.
Il calendario di crescita che abbiamo fornito è comunque solo un punto di riferimento generico: non facciamoci prendere dell’ansia se i dentini dovessero tardare! I fattori in gioco sono molti: non allarmiamoci prima degli 11-12 mesi!Come abbiamo detto durante la crescita dei dentini i malesseri collegati non sono pochi e, specialmente nei bambini di pochi anni, lo scombussolamento per la famiglia non è di poco conto.
Tra gli effetti collaterali annoveriamo:- Gengive doloranti, rosse ed infiammate- Difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno- Irritabilità durante tutto l’arco della giornata- Riduzione dell’appetito- Aumento della produzione di saliva e continuo sbavare- Feci più morbide e diarreaMolte mamme ritengono che la dentizione sia causa anche di rush cutanei e di febbre moderata: in realtà il collegamento tra i due fenomeni non è mai stato dimostrato. Spesso vi è semplicemente una concomitanza con un virus che porta a credere vi sia causalità.Durante la dentizione i bambini sviluppano una tendenza irrefrenabile al mordicchiare: questo stimola la produzione di saliva, umettante e rinfrescante per il cavo orale. Inoltre ciò aiuterebbe l “taglio” della gengiva, favorendo la fuoriuscita del dentino. Per alleviare i sintomi consigliamo di acquistare gli appositi anelli nei negozi per la prima infanzia. Di solito contengono un gel che, posto in frigo, resta fresco a lungo. L’ideale è averne sempre a disposizione due o tre, in maniera da poterli cambiare continuamente.
Utili sono anche appositi biscotti duri, gradevoli nel sapore e ottimi per favorire il massaggio gengivale.Possiamo poi ricorrere a sfiorare le labbra con specifici ritrovati erboristici. Hanno invece poca efficacia i prodotti come il miele rosato: evitiamoli perché possono favorire la carie.I denti da latte sono più delicati di quelli degli adulti. Lo smalto è più sottile e debole, in definitiva più attaccabile dalla carie. Per questa ragione bisogna cominciare da subito una pulizia regolare trasmettendo al bambino quanto sia importante prendersi cura della propria igiene orale.
Quando ci sono pochi dentini puliamoli con sola acqua ed una garza, due volte al giorno. Più avanti, a dentizione avanzata, introduciamo l’uso di uno spazzolino specifico, piccolo e morbido, abbinato a sola acqua. Cominciamo con pochissimo dentifricio solo quando il bambino ha raggiunto i 18 mesi di età.Ci teniamo comunque sottolineare che, per evitare l’insorgere di carie e per la salute in generale, è fondamentale innanzitutto ridurre il consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici.
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