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La prima significativa differenza con l’acne vulgaris è questa: la rosacea non è soggetta al tempo, mentre l’acne comune, interessa essenzialmente una fascia d’età particolarmente ristretta, ed è una conseguenza dei una serie di fattori, ormonali e alimentari, che comportano la sua stessa manifestazione tra i dodici e i trent’anni. La rosacea, di contro, non è da considerarsi guaribile, di conseguenza, la sua manifestazione risulta essere costante e durevole. Questa patologia, colpisce principalmente le donne dalla carnagione chiara.La rosacea si manifesta sulle gote, sulle guance, nelle zone del naso, della fronte e del mento: comporta un arrossamento di queste specifiche zone, accompagnato dall’insorgenza di piccole cisti rossastre, e dalla rottura di alcuni capillari. L’arrossamento tipico della rosacea, può essere accompagnato da un surriscaldamento cutaneo, che potrebbe comportare un arrossamento ulteriore sulle zone del viso con conseguente rottura dei capillari; questi ultimi subiscono una dilatazione eccessiva a causa del calore, per poi scoppiare e rompersi. L’infiammazione tende a peggiorare, comportando un fastidioso prurito oltre che un manifesto rossore antiestetico.
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La rosacea presenta delle differenze sostanziali con l’acne, anche se le due patologie, possono manifestarsi contemporaneamente. L’acne vulgaris, è strettamente legata alla fase adolescenziale, per cui tende a scomparire nell’età adulta, mentre la rosacea, si manifesta solitamente in fase di maturità, in alcuni casi, anche dopo i quarant’anni di età. La rosacea, come sottolineato sopra, si manifesta con un marcato rossore e protuberanze di colore tendenzialmente rosato/ rossastro. Le cause che determinano la rosacea sono diverse: la manifestazione della patologia, avviene a seguito della dilatazione di alcuni vasi sanguigni, a causa dell’esposizione non protetta al sole, (in questo caso la reazione è indotta dalla mancanza di tutela stessa della pelle e dai raggi ultravioletti), dalla presenza di un acaro che può insinuarsi nei capelli e determinare una reazione cutanea sgradevole; la rosacea può essere determinata anche da specifiche patologie inerenti all’apparato gastro intestinale, o da fattori specificatamente genetici.
La rosacea, assomiglia moltissimo ad una dermatite, ed è determinata da cause strettamente esterne che non possono essere prevenute. La patologia, si manifesta dunque in maniera del tutto spontanea, ma tende con il passare del tempo ad aggravarsi anche per fattori strettamente psicologici. I soggetti colpiti da rosacea, sono per la maggior parte sensibili, emotivi, timidi, tendenti ad arrossire, ansiogeni. Coloro che sono affetti da questo squilibrio epidermico, manifestano la tendenza a manifestazioni epidermiche collegate a fattori strettamente psichici. La rosacea, può essere soggetta a peggioramenti anche a causa del vento, del sole eccessivo, degli sbalzi di temperatura, delle vampate di calore. Oltre ai fattori strettamente termici, contribuiscono al peggioramento di suddetta malattia anche determinate bevande, l’alcool, il fumo, ed uno stile di vita inadeguato. La rosacea, si manifesta infatti come un’eruzione cutanea, uno sfogo epidermico, in reazione ad una determinata causa, esterna o interna. La patologia, non essendo curabile, può certamente scomparire mediante accorgimenti farmacologici e strettamente naturali legati all’alimentazione e allo stile di vita, ma solo per alcuni mesi. La rosacea, nei periodi di rilassatezza mentale, supportata da un’alimentazione equilibrata, dall’assenza di alcool, fumo e altri elementi che potrebbero provocare reazioni cutanee, tende a scomparire, per un periodo di tempo relativamente lungo, ma si ripresenterà certamente, al primo sbalzo umorale, termico, alimentare o fisico. La rosacea si manifesta infatti nelle persone estremamente sensibili, che soffrono anche a livello psicologico, emotivo, sociale. La sintomatologia della rosacea è ben precisa, ma molto spesso, tende ugualmente ad essere confusa con un’alterazione temporanea dell’epidermide, infatti, molto spesso, non si ha alcuna consapevolezza di essere affetti da suddetta patologia. Se il rossore del viso tende ad essere temporaneo, può essere confuso con altre patologie cutanee, o con una disfunzione momentanea dell’epidermide. La rosacea, si manifesta sempre allo stesso modo, e va diagnosticata ai primi sintomi da un dermatologo che mediante un’indagine specifica effettuata con un leggero raschiamento della zona interessata può stilare una diagnosi completa, ed avere un quadro clinico ben più chiaro. La diagnosi va effettuata, in primis per stilare la cura maggiormente idonea: il medico dovrà suggerire (a seconda della gravità del caso), la cura farmacologica, topica e alimentare da seguire. Inoltre l’acne rosacea, tende ad assomigliare a moltissime altre patologie epidermiche tra cui: l’acne vulgaris, le allergie di stagione, lo stafilococco, l’eczema, dermatiti, reazione a farmaci. E’ di fondamentale importanza individuare in maniera immediata la problematica, affinchè la cura maggiormente idonea, possa comportare dei miglioramenti nell’immediato.
La rosacea, non può essere eliminata in via definitiva, ma certamente può essere migliorata mediante trattamenti specifici: il laser, e la terapia fotodinamica funzionano nell’estirpare il problema per un periodo di tempo limitato anche ad un anno. Se si è affetti da acne rosacea, è importante lavare il viso con un sapone che non alteri ulteriormente il ph della pelle, ma che normalizzi il rossore, e attenui il senso di prurito. Per il trattamento dell’acne rosacea, sono sempre indicate compresse antibiotiche o pomate antibiotiche per uso topico che tendono a migliorare visibilmente l’aspetto della patologia e a diminuirne l’entità. Gli ingredienti migliori per contrastare suddetta patologia, sono l’acido azelaico e il metroninazolo, che possono essere utilizzati singolarmente o combinati insieme. I trattamenti locali, possono includere anche peeling che consentono alla pelle di rinnovarsi e di migliorare l’aspetto stesso della compattezza e della colorazione dell’epidermide. Questo trattamento però non risulta essere sempre tollerabile dai pazienti affetti da rosacea, per cui, in primis, sarà necessario rivolgersi ad un dermatologo esperto prima di sottoporsi ad un trattamento del genere e in caso di reazioni negative, il trattamento non dovrà più essere effettuato. Il peeling infatti oltre a produrre desquamazione della pelle, può provocare l’insorgenza di pruriti, bruciori ed ulteriori arrossamenti. E’ bene utilizzare creme lenitive e anti arrossamento, o anche rinfrescanti come la crema al tè verde, che idrata e lascia una piacevole sensazione di freschezza al viso.
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