Il tumore della pelle si divide in due classi principali: melanomi e non-melanomi. Entrambi coinvolgono diversi tipi di cellule epiteliali. Il melanoma si sviluppa nelle cellule chiamate melanociti. Si tratta delle cellule che producono la melanina, il pigmento che determina il colore della pelle umana e la rende più scura in seguito all'esposizione alla luce, proteggendola dagli effetti negativi delle radiazioni solari. Il melanoma è il tipo di cancro più pericoloso perchè può espandersi facilmente e velocemente sulle altri parti del corpo. Tuttavia il melanoma rappresenta solo il 4% dei tumori della pelle. L'eziologia del melanoma non è ancora del tutto chiara, ma vi sono alcuni fattori i rischio associati alla malattia. Essi sono: sovraesposizione ai raggi ultravioletti, presenza rilevante di nei, storia familiare, assunzione di droghe con effetti immunodepressivi, età, sesso (le donne sono maggiormente colpite), familiarità, predisposizione genetica. In particolare, quando un'individuo di età scolare si procura un'ustione, quest'ultima è molto rischiosa per la salute della pelle. E' probabile che in futuro possa insorgere un melanoma. Inoltre, vi sono differenze tra i due sessi anche per ciò che riguarda le sedi di insorgenza del tumore: nella donna infatti sono più spesso coinvolti le gambe ed il volto, mentre il tronco è la sede più colpita negli uomini. Il tumore della pelle colpisce generalmente il soggetto adulto. Alcune statistiche evidenziano che una piccolissima percentuale dei melanomi insorge entro la pubertà mentre nel 2% dei casi si manifestano in età adulta. Il melanoma può manifestarsi come un neo che presenta le seguenti irregolarità: asimmetria, bordi irregolari, colore (marrone, nero o con macchie rosse, blu o bianche) e dimensioni anomale.
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La causa scatenante del melanoma è l'eccessiva esposizione ai raggi solari, cosa che capita soprattutto durante il periodo estivo. Le fasce orarie per l’esposizione consigliate dovrebbero essere impresse nella mente delle mamme che hanno bambini piccoli. Il fotodanneggiamento acuto e l'eventuale scottatura di un'individuo con pelle chiara sono le principali cause d'insorgenza di melanomi. Non bisogna mai esporre i bambini al sole tra le 11.00 a.m. e le 16.00 p.m. Nel momento in cui vengono esposti al sole bambini molto piccoli in orari non ammessi, occorre utilizzare lozioni che abbiano un fattore di protezione molto alto. Se i bambini sono irrequieti e vogliono giocare a tutti i costi in riva al mare, oltre la crema protettiva potete far indossare loro una maglietta in cotone, con tanto di occhiali e cappello. Infatti quando l'esposizione è controllata, i raggi solari aiutano la crescita delle ossa del bambino e prevengono una patologia che colpisce maggiormente la donna in età matura, l'osteoporosi. Inoltre è importante, per prevenire l'insorgenza di un melanoma, il controllo periodico dei nei, i quali potrebbero alterarsi a seguito di esposizioni solari non controllate.
Avete mai visto degli individui la cui pelle è tendete al bianco perlaceo? Si tratta degli albini, coloro i quali non possiedono abbastanza melanina. Tale condizione è nota come albinismo. L'albinismo è una malattia genetica recessiva caratterizzata dall'incapacità di sintetizzare melanina e di conseguenza la cute, i peli e i capelli saranno privi di pigmentazione. ci sono varie forme di albinismo:
- albinismo totale: quando vi è una globale mancanza di melanina corporea, caratterizzata da annessi cutanei biancastri o giallo paglierino, pelle totalmente bianca ed occhi blu tendenti al grigio chiaro;- albinismo parziale: quando vi è una minor sintesi di melanina che non colpisce tutta la superficie corporea, ma solo alcune zone della pelle.- albinismo oculare: quando il pigmento è non è assolutamente presente nella retina. Nei soggetti che hanno questo tipo di albinismo è stato calcolato un numero molto esile di diottrie. Quando si diagnostica un albinismo oculare, un neonato solitamente ha danni a livello oculare e malformazioni nell'iride, nella retina e nei nervi ottici.I raggi solari giovano sulla nostra pelle quando siamo esposti in maniera controllata. Il sole ci fa sentire meglio, siamo più energici ed è bellissima la sensazione di quando siamo baciati dal sole. Il sole compie tante azioni benefiche per la nostra salute; esso fa si che venga prodotta sia la vitamina D che altri ormoni importantissimi per il nostro benessere, fisico e psichico. La vitamina D è di fondamentale rilevanza perchè permette che il calcio aderisca alle ossa, consentendo, durante l'adolescenza, la crescita dell'individuo. Nell'età avanzata, il calcio serve a prevenire l'osteoporosi. La vitamina D fa si che il calcio non venga eliminato attraverso le feci ma riassorbito dai reni. La vitamina D è impiegata per l'assorbimento intestinale di fosforo; per mantenere normali i livelli di calcio e fosforo, il nostro organismo si avvale anche dell'azione di due importanti ormoni: la calcitonina ed il paratormone. La calcitonina viene secreta, in dosi aumentate quando il nostro organismo vuole favorire l'eliminazione del calcio e evitare che questo si depositi nelle ossa. In questo modo, il calcio è presente in dosi minori nel sangue. Ci siamo mai chiesti perchè la pelle si abbronza? Il corpo umano è una macchina perfetta e l'elemento in questione è la melanina. Se abbiamo tanta melanina a livello dell'epidermide, diventiamo scuri più velocemente e più intensamente. Il fenomeno dell'abbronzatura è dovuto all'attivazione dell'enzima tirosinasi che determina un aumento della quantità di melanina prodotta. Quando il sole è in alto in cielo, l'esposizione è inammissibile per chi ha una colorazione chiara perchè dopo poco tempo si avrà una colorazione tendente al rosso. Non si sarà attivato l'enzima tirosinasi, ma la cute si ustionata e si presenterà un'eritema solare. Essendo la melanina un pigmento predeterminato geneticamente, coloro i quali hanno una carnagione molto chiara, avranno sempre un risultato diverso rispetto a chi è olivastro; però con l'assunzione di alcuni cibi è possibile rendere l'abbronzatura più intensa ed uniforme.
I cibi che fanno abbronzare maggiormente sono quelli contenenti vitamina A. Le albicocche, le ciliegie e le pesche si occupano della protezione della cute, aiutando a mantenerla integra; il melone e l'anguria, ricchi d'acqua, mantengono la pelle idratata. Ricordiamo anche le carote, che aiutano a conservare un'abbronzatura dorata tutto l'anno. Come possiamo vedere, tutti questi cibi elencati appartengono alla classe della frutta e verdura e sono indispensabili, per una tintarella impeccabile, grazie al loro elevato contenuto di acqua, sali minerali e vitamine. La melanina viene sintetizzata partendo dal beta carotene, una sostanza che fa abbronzare e al tempo stesso protegge dai raggi solari dannosi. Per favorire l'assorbimento del beta carotene è consigliato di assumere come condimento l'olio extra verdine d'oliva. Un'altra proprietà del beta carotene è quella di possedere un elevato potere antiossidante, indispensabile per prevenire l'invecchiamento della pelle, il quale è accentuato quando ci si espone al sole.
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