Acido urico

Acido urico

L’uricemia è un valore che viene associato al quantitativo di acido urico presente nel sangue. Suddetto acido urico, viene prodotto dalle cosiddette purine (adenina e guanina); queste ultime fanno parte della catena del DNA e sono presenti nelle cellule. Nell’organismo umano, le cellule sono moltissime, per cui le purine, vengono prodotte per sintesi endogena, per la maggior parte. Il perfetto meccanismo sotteso al corpo umano, dunque, risulta essere perfettamente in grado di sintetizzare e produrre suddette purine e dunque acido urico, e solo una minima parte viene introdotta mediante l’alimentazione. L’acido urico, si trova nel sangue, supportato dalle proteine che ne favoriscono il trasporto, oppure circola in maniera libera. Le quantità in eccesso di acido urico, vengono invece eliminate mediante determinati processi metabolici: gli enzimi digestivi e le urine, favoriscono l’espulsione di moltissimi milligrammi di acido urico al giorno; a rendere possibile suddetto processo sono i reni, o l’apparato digerente. Se l’acido urico nel sangue si presenta in quantità eccessive, è possibile che si manifestino conseguenti patologie come l’iperuricemia, che comporta una serie di conseguenze più o meno gravi, tra cui la gotta. Suddetta patologia, fa specificatamente riferimento all’aumento di acido urico nel sangue, comportando uno spasmodico aumento di acido urico nelle articolazioni e nelle cellule tutte. I cristalli di acido urico, tendono a cadere in padiglioni specifici come i tendini, le ossa, la cartilagine comportando delle gravi conseguenze, sia sul piano fisiologico che su quello strettamente estetico. Inoltre suddetta patologia, tende maggiormente a colpire soggetti affetti da diabete mellito, e possono, in caso di accumulo nei reni, provocare fastidiosi calcoli.
conseguenze dell'acido urico

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La gotta

prelievo per acido urico La gotta, strettamente conseguente all’aumento di acido urico nel sangue, si presenta come un’alterazione metabolica consequenziale a malattie dei reni, all’accumulo di acido urico, al mancato smaltimento di quest’ultimo, a infiammazioni di diverso genere. La gotta, non è una patologia attuale: anche nell’antichità se ne veniva colpiti, (inoltre in misura maggiore). Oggi colpisce una percentuale esigua di soggetti, e risulta essere maggiormente legata allo stile di vita e all’alimentazione, o anche a specifiche patologie renali. Colpisce in misura maggiore soggetti di sesso maschile di età compresa tra i trenta ed i sessant’anni. Le condizioni che comportano il manifestarsi della gotta, sono queste, in aggiunta ad un fattore particolarmente aggravante, quello ereditario. Chi è affetto da suddetta patologia, generalmente, lo aveva scritto nel codice genetico e in tutti i fattori ereditari che vanno ad aggiungersi ad una scorretta alimentazione, all’abuso di alcol, ad uno stile di vita privo di pratica motoria e sportiva. La sintomatologia della gotta è decisamente precisa: il soggetto che ne viene colpito, generalmente può presentante dei grossi nodi all’altezza delle articolazioni e delle giunture, nodi dolorosi che prendono il nome di tofi. Questi nodi, possono comparire anche nelle zone limitrofe alle orecchie, ed hanno una colorazione tendenzialmente bianca e poi gialla. La gotta può comportare gravissimi problemi all’apparato renale, rendendone compromessa la funzionalità in via definitiva se le cure non vengono intraprese in tempo utile. Le cure farmacologiche, vanno effettuate in maniera immediata, ed oltre a queste, è importante non assumere, durante il periodo della patologia, medicinali che abbiano alcun tipo di azione diuretica. E’ molto importante inoltre controllare l’alimentazione, affinchè la condizione della patologia non vada ad aggravarsi. Essendo la gotta causata da problematiche come l’alcool e la vita sedentaria, è necessario praticare attività fisica in maniera costante, quantomeno in funzione preventiva. Il corpo trae beneficio dal movimento, e tutela in questo modo l’organismo dall’attacco di determinate patologie. La corsa, viene praticata da coloro che sono affetti da questa sgradevole patologia poiché comporta dei benefici, ma non risulta essere risolutiva rispetto al problema. La corsa, abbassa i livelli di acido urico, ma non elimina la possibilità che alcuni residui di cristalli di acido urico finiscano poi per depositarsi nell’organismo. Per quanto concerne l’alimentazione, è importante evitare determinati cibi per tenere sotto controllo la gotta e la produzione di acido urico. I cibi da eliminare dalla propria dieta alimentare sono sardine, sgombro, pesce, frattaglie, e alcuni legumi come gli asparagi, i cavolfiori, i fagioli, i funghi, le lenticchie e gli spinaci. Alcune malattie inerenti ai reni e non solo, possono aggravare il quadro clinico, comportando un aumento di acido urico e il manifestarsi della patologia, o anche il peggiorare di questa. L’acido urico, va controllato con un prelievo di sangue, ed in particolare i soggetti affetti da diabete, dovrebbero intensificare i controlli. Il livello massimo che l’acido urico può raggiungere è di sei milligrammi e mezzo per le donne e sette per gli uomini.

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