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La gotta, strettamente conseguente all’aumento di acido urico nel sangue, si presenta come un’alterazione metabolica consequenziale a malattie dei reni, all’accumulo di acido urico, al mancato smaltimento di quest’ultimo, a infiammazioni di diverso genere. La gotta, non è una patologia attuale: anche nell’antichità se ne veniva colpiti, (inoltre in misura maggiore). Oggi colpisce una percentuale esigua di soggetti, e risulta essere maggiormente legata allo stile di vita e all’alimentazione, o anche a specifiche patologie renali. Colpisce in misura maggiore soggetti di sesso maschile di età compresa tra i trenta ed i sessant’anni. Le condizioni che comportano il manifestarsi della gotta, sono queste, in aggiunta ad un fattore particolarmente aggravante, quello ereditario. Chi è affetto da suddetta patologia, generalmente, lo aveva scritto nel codice genetico e in tutti i fattori ereditari che vanno ad aggiungersi ad una scorretta alimentazione, all’abuso di alcol, ad uno stile di vita privo di pratica motoria e sportiva. La sintomatologia della gotta è decisamente precisa: il soggetto che ne viene colpito, generalmente può presentante dei grossi nodi all’altezza delle articolazioni e delle giunture, nodi dolorosi che prendono il nome di tofi. Questi nodi, possono comparire anche nelle zone limitrofe alle orecchie, ed hanno una colorazione tendenzialmente bianca e poi gialla. La gotta può comportare gravissimi problemi all’apparato renale, rendendone compromessa la funzionalità in via definitiva se le cure non vengono intraprese in tempo utile. Le cure farmacologiche, vanno effettuate in maniera immediata, ed oltre a queste, è importante non assumere, durante il periodo della patologia, medicinali che abbiano alcun tipo di azione diuretica. E’ molto importante inoltre controllare l’alimentazione, affinchè la condizione della patologia non vada ad aggravarsi. Essendo la gotta causata da problematiche come l’alcool e la vita sedentaria, è necessario praticare attività fisica in maniera costante, quantomeno in funzione preventiva. Il corpo trae beneficio dal movimento, e tutela in questo modo l’organismo dall’attacco di determinate patologie. La corsa, viene praticata da coloro che sono affetti da questa sgradevole patologia poiché comporta dei benefici, ma non risulta essere risolutiva rispetto al problema. La corsa, abbassa i livelli di acido urico, ma non elimina la possibilità che alcuni residui di cristalli di acido urico finiscano poi per depositarsi nell’organismo. Per quanto concerne l’alimentazione, è importante evitare determinati cibi per tenere sotto controllo la gotta e la produzione di acido urico. I cibi da eliminare dalla propria dieta alimentare sono sardine, sgombro, pesce, frattaglie, e alcuni legumi come gli asparagi, i cavolfiori, i fagioli, i funghi, le lenticchie e gli spinaci. Alcune malattie inerenti ai reni e non solo, possono aggravare il quadro clinico, comportando un aumento di acido urico e il manifestarsi della patologia, o anche il peggiorare di questa. L’acido urico, va controllato con un prelievo di sangue, ed in particolare i soggetti affetti da diabete, dovrebbero intensificare i controlli. Il livello massimo che l’acido urico può raggiungere è di sei milligrammi e mezzo per le donne e sette per gli uomini.
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