cibi afrodisiaci

Erotismo e cibo

I cibi, presentano un ventaglio molto ampio e differenziato di caratteristiche. Anticamente, i popoli relegavano al cibo una sacralità assoluta: dal cibo proveniva il benessere, il vigore, la forza, la bellezza del corpo e dello spirito. Il cibo, era apostrofato come elemento sacro alla vita, essenziale per il benessere e la salute del corpo, per il raggiungimento di uno stato catartico assoluto. La mancanza di cibo, comportava denutrizione, con conseguenze che assumevano caratteri patologici notevoli: la denutrizione comportava calo di peso, mancanza di energie, perdita di tono muscolare, abbassamento del livello delle difese immunitarie, calo della fertilità. Alcuni alimenti venivano apostrofati come afrodisiaci perché richiamavano nella loro fattezza specifica gli organi maschili e femminili, e per questo venivano apostrofati come stimolanti sessuali, molti altri, facevano simbolicamente eco alla sfera sessuale, per cui venivano considerati come stimolanti erotici. La qualità afrodisiaca degli alimenti, nasce secoli addietro, dalla mitologia per l’esattezza: Afrodite, dea dell’amore, apostrofava come afrodisiaci alcuni elementi della terra, come la salvia, la rucola, il basilico, il finocchio, i pistacchi, i bulbi di orchidea, le carote e l’anice. Con il passare dei secoli, a questi alimenti se ne sono aggiunti degli altri, e ad essi è stata assegnata una sorta di spiegazione sulle specifiche caratteristiche che rendevano il prodotto fortemente afrodisiaco. L’intesa sessuale è dettata da una serie di componenti, tra cui l’attrazione fisica e mentale: questa seconda componente, gioca un ruolo fondamentale perché se stimolata, tende ad accentuare fantasie e a stimolare l’immaginazione. Componente fondamentale diventa l’utilizzo di cibi afrodisiaci, che nella combinazione di ricette stravaganti, aiutano la coppia a ritrovare o accentuare l’intimità, sia dal punto di vista fisico che mentale.
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cibi afrodisiaci: Quali cibi sono afrodisiaci

cibi erotici I cibi afrodisiaci sono numerosissimi: la mandorla, richiama per la sua forma il sesso femminile: il suo primo richiamo è nella sua stessa fattezza; gli antichi popoli, l’apostrofarono come un potente afrodisiaco per le donne, servita con del marzapane. I semi di anice, allo stesso modo, possedevano per gli antichi Greci e Romani un potere eccitante: il loro succo forte ed intenso, induceva al desiderio sessuale, sia gli uomini che le donne, per cui venivano molto utilizzati nel dopo cena, per accentuare il desiderio. L’avocado, allo stesso modo, richiama nella sua forma la sessualità: veniva apostrofato come il frutto maschile, perché la forma stessa del frutto richiamava i testicoli maschili, mentre la polpa interna era estremamente dolce dal sapore carezzevole e sensuale, frutto dell’amore dunque, e dell’erotismo. La rucola da sempre considerata un’erba aromatica ed afrodisiaca, era fresca e stimolante, preparata insieme alle insalate e alla pasta, associata ai pinoli o ai pistacchi. Il suo sapore ruvido, intenso, ma allo stesso tempo di terra, dava il senso dell’istinto, della profondità. Alla rucola venivano associate numerose proprietà benefiche, tra cui, quella afrodisiaca. Gli asparagi, hanno una forma che richiama il sesso maschile: gli antichi popoli lo bollivano e lo mangiavano consecutivamente per giorni, per accentuare l’effetto benefico e salutare di questo cibo, che nella sua forma fallica, esprimeva una serie di sensazioni positive, di richiamo alla sessualità, alla forza dell’amore, del corpo, alla potenza maschile. Le banane, sono un frutto che sempre per la loro forma, richiamano espressamente al fallo maschile. Al di là della fattezza specifica della banana, questo frutto, viene considerato un potente afrodisiaco perché contiene moltissimo potassio e vitamine del gruppo B, che accentuano la produzione di ormoni sessuali. Altro cibo afrodisiaco è il cioccolato, ancora oggi gettonatissimo per accentuare il desiderio e l’eroticità: il cioccolato, contiene moltissimi antiossidanti, e stimola i neurotrasmettitori del cervello, ancora oggi, emblema della sensualità e della potenza dell’erotismo. Anche il caffè, viene considerato uno stimolante, perché come il cioccolato, tiene svegli e in allerta, ma grosse quantità, sono considerate controproducenti, perché stimolano l’effetto contrario. Il finocchio, aiuta nella produzione di estrogeni vegetali, per cui, viene utilizzato o prima o dopo i pasti come stimolante e afrodisiaco. I fichi, sono un frutto che se aperti fanno pensare al sesso femminile, per cui, se mangiati da un uomo in presenza di una donna, significa lanciare dei segnali erotici molto potenti. Il miele, più che come afrodisiaco, veniva considerato un addolcitore, infatti veniva bevuto in luna di miele perché fungeva da addolcente per i momenti più belli e intimi di una coppia. Le ostriche, in passato ed ancora oggi, richiamano nella forma i genitali femminili, inoltre, sono considerati degli afrodisiaci perché posseggono proteine ed inoltre stimolando la fantasia, sia per il modo in cui vengono mangiati, sia per il contenuto proteinico. Il vino, è una bevanda erotica, è un antiossidante e un potente disinibitore: se ne consiglia un bicchiere al giorno.

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