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Per valutare in maniera esatta la tossicità di un olio da frittura, è necessario valutare il suo punto di fumo, che calcola la tollerabilità massima raggiunta da un olio, ovvero il suo punto di fumo. Gli oli considerati migliori, sono quelli che hanno un altissimo punto di cottura: volendo stilare una scala approssimativa dei diversi oli idonei per la frittura, si colloca al primo posto, l’olio di girasole, che raggiunge un punto fumo ad una temperatura che sta al di sotto dei centotrenta gradi centigradi; l’olio di soia, si colloca invece intorno ai centotrenta gradi, l’olio di mais, intorno ai centocinquanta, mentre l’olio di arachide intorno ai centottanta. L’unico olio che raggiunge temperature maggiormente elevate, in relazione al punto di fumo, pari a circa duecento gradi centigradi è quello di oliva. Da questo schema, è dunque possibile evincere il fatto che l’olio migliore sia per i condimenti freschi, sia per le fritture dei cibi è quello d’oliva, perchè rispetto agli altri, è l’unico con un punto di fumo elevatissimo, che conserva grazie a questo particolare le proprietà nutrienti che gli appartengono. Oltre alla scelta dell’olio, è importante cuocere e friggere i cibi a fuoco lento, perché quando il fuoco risulta essere particolarmente alto, l’olio raggiunge immediatamente un temperatura altissima, attaccandosi maggiormente ai cibi e perdendo allo stesso tempo tutte le proprietà organolettiche. I cibi, inoltre, non hanno lo stesso punto di cottura: ogni alimento presenta una tipologia di cottura differente, non solo in relazione all’olio utilizzato, ma anche in relazione alla tipologia di cibo che viene usata: accade che il pesce cuoce ad una temperatura altissima, pari a circa centottanta gradi, mentre i piatti come la carni che vengono impanate, o alcuni tipi di verdure a circa centocinquanta gradi. A temperature leggermente inferiori, cuociono i dolci, e le patate. Durante la frittura è preferibile non aggiungere al cibo Sali o spezie varie, che possono alterare l’olio stesso l’olio non deve superare una certa temperatura, e va assorbito una volta che il prodotto è stato prelevato dalla padella, inoltre l’olio non va aggiunto fresco durante la frittura, e soprattutto, va cambiato con una certa frequenza, soprattutto se le porzioni di cibo da cuocere sono tante e abbondanti.
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