te giapponese

Te giapponese

Frutto di una storia ed una tradizione antichissimi, il tè giapponese è oggi cultura, storia, rituale. Nel mondo orientale, la cultura del tè, è un’arte, un orientamento, una consuetudine figlia di regole specifiche, inerenti alla raccolta delle foglie, alla preparazione, alla degustazione. Anticamente, il momento del tè, in Giappone, rappresentava un cerimoniale dalle sfumature spirituali: il tè era la bevanda dello spirito, dell’armonia dei sensi, della pace interiore. Il cerimoniale del tè, “cha no yu” placava le menti, gli ardori, le paure, le irrequietezze, favorendo il raggiungimento di uno stato catartico, eterno, astratto, mentale. Il precursore del cerimoniale del tè, era un monaco giapponese, di nome Sen-no-Rikkyu, che divulgò la cultura del tè, innalzandola ad una perfetta forma d’arte e al ritrovamento di quattro sensi: l’armonia, la tranquillità, il rispetto, la purezza. Il tè giapponese, è l’elisir della bellezza, della pace interiore, della calma assoluta, della purificazione dell’animo. Bere il tè, non è un semplice momento di piacere dei sensi, non è un semplice allietamento del gusto, delle papille che godono dei sapori, dolciastri e carezzevoli della bevanda; il tè stabilisce un contatto tra l’individuo e il sacro, tra il terreno e l’etereo, tra il materiale e l’immateriale. Il cerimoniale del tè, è un passaggio, è una scelta, consapevole di purificazione, di liberazione. Prima del cerimoniale, avviene la meditazione e la concentrazione: il pensiero, va a stabilire un contatto, va a posarsi dolcemente su un’idea, sulla bellezza, sulla catarsi eterna. La meditazione e la concentrazione del pensiero, stabiliscono le basi per la preparazione che fa parte del rituale cerimoniale. Il rito, si svolge in assoluto silenzio, nel rispetto della concentrazione: meditare aiuta a focalizzare l’attenzione sulla natura, sulle sule bellezze, sul rumore dell’acqua, del vento leggero, dei fili d’erba, sui fruscii, delicati e rilassanti, sui suoni della terra, del cielo, degli alberi, dei fiori, dei silenzi. Il pensiero si amalgama con il silenzio, si fonde con esso, allontanandosi dalle frenesie, dallo stress, dalle nevrosi quotidiane.
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tipologie di te giapponese

rituale del te Coloro che si preparano alla cerimonia, assaporano la bellezza e l’armonia della natura, entrando a capo chino in una stanza, in silenzio, sedendosi sui talloni, mantenendo per tutto il tempo una posizione eretta. L’atmosfera è pacata e serena, la luce è fioca e leggera, i raggi del sole penetrano dolcemente dalle fessure delle finestre, lasciano intravedere il paesaggio esterno, e riscaldano l’ambiente in maniera lenta e delicata. Quando i partecipanti al rituale hanno raggiunto il massimo grado di concentrazione, il maestro si avvicina alla tinozza e inizia il rito dell’infusione mescolando il tè con una piccola canna di bambù. Quando il tè sarà pronto verrà servito in tazze dal bordo leggermente ondulato. Bere il tè richiede delle regole precise: una volta ricevuta la tazza, bisognerà berla per qualche sorso, ripulirla nel punto in cui si sono appoggiate le labbra e passarla ad un altro ospite, oppure sarà bevuta completamente dal maestro, ripulita e consegnata nuovamente riempita al successivo ospite. Il tè è dunque un culto, una filosofia di vita, un momento di aggregazione, di riscoperta, di silenzio. Le regole imposte anticamente, esistono ancora oggi. Il tè viene servito nelle case a seguito di uno specifico segnale, gli ospiti, entrano in una stanza ed attendono l’arrivo del padrone di casa che darà a sua volta l’avvio al cerimoniale. Le varietà di tè giapponese sono numerose: il tè bacha, è un tè verde, prodotto dall’infusione delle migliori foglie. Il sapore è leggermente amaro, ma fresco e leggero. E’ un tè dalle proprietà depurative, dunque particolarmente idoneo a coloro che intendono depurare l’organismo, in particolare il fegato ed i reni. Il tè bacha, va servito tiepido, con in aggiunta un cucchiaino di miele per dolcificarlo. Questo tè è il maggiormente gettonato, non solo per la sua leggerezza, ma anche per le sue proprietà e per il gusto. Il matcha, è sempre un tè verde, prodotto in polvere, utilizzato specificatamente per il cerimoniale del tè. L’aroma è molto forte ed il gusto è rotondo e intenso. Suddetto tè viene lavorato intensamente, le foglie, a seguito della raccolta, vengono essiccate e lasciate in un luogo fresco per circa trenta giorni; le foglie vengono poi sottoposte al trattamento specifico al vapore e solo alla fine vengono raffreddate. Il sencha, è un tè leggero e gentile, che va servito caldo, molto utilizzato per accompagnare piatti leggeri. Per gli amanti del dolce il tè ideale è dolce, tra i più pregiati è il gyochuro, una variante amata che accompagna sapori delicati. Tutti i tè giapponesi, contengono poca teina, ed inoltre sono molto ricchi di vitamina C, quindi sono considerati curativi per diverse patologie e per il miglioramento del sistema immunitario, oltre che per la digestione e la depurazione dell’organismo. Tantissime le varietà, per tutti i tipi di palati e di gusti. Il tè è una tradizione, un rituale, un momento di pausa piacevole, una modalità di ricongiungimento con se stessi e con gli altri.

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