Certamente ha una grandissima importanza la zona d’origine di questa pianta, da cui è partita la sua diffusione e cultura. Importante allo stesso modo però sono i diversi tipi di lavorazione del tè, che lo distinguono in primis nelle diverse tipologie di tè basico sopra citate, ma anche in differenti aromatizzazioni date non solo dal processo di essiccazione delle foglie. Il tè viene conservato e trattato in modo tale che le foglie per l’appunto non tendano ad ossidarsi, favorendo cosi al momento dell’infusione la naturale conservazione del colore naturale di appartenenza. Proprio nel caso del tè verde, le foglie vengono sottoposte ad un processo di torrefazione e poi essiccate e rullate. Le foglie di tè nero invece, vengono fatte ammorbidire, e poi disposte in luoghi chiusi. Vengono poi fatte arieggiare, grazie ad un trattamento di ventilazione ed infine vengono fatte essiccare. Per il tè bianco invece, vengono fatte appassire e poi essiccare. Il colore del tè, è tale a causa dei fiori della stessa pianta da cui derivano le stesse foglie. Infine il tè giallo, viene prodotto da foglie che vengono lasciate essiccare e che poi vengono posti in ambienti umidi, al punto da ingiallirsi e produrre poi il colore giallastro. Il tè veniva servito in tazze, cosi è ancora oggi, di terracotta porcellana senza sotto-tazza. Questa bevanda aveva un’importanza così grande, che anche il modo in cui essa veniva servito aveva ed ha tuttora una grande valenza.
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Ogni tipo di tè va preparato sommariamente seguendo i medesimi principi, ma quello verde, che è tra l’altro anche il più gettonato ed apprezzato, viene non solo lavorato, ma anche preparato in maniera peculiare e precisa. L’acqua deve essere portata alla totale ebollizione e va poi fatta “freddare” per circa un minuto durante il quale, senza la fiamma che alimenta raggiunge la temperatura ideale per la preparazione stessa. In linea di massima, le foglie di tè, o comunque il preparato in bustina, non va mai intinto in acqua bollente, poiché il calore stesso prodotto dall’acqua, tenderebbe a distruggere completamente le foglie di tè, alterando anche il sapore della bevanda. La temperatura ideale per il tè verde si aggira poco al di sopra dei sessanta gradi centigradi. Le foglie vanno poste all’interno di un filtro, che altrimenti con l’acqua calda tenderebbero a frantumarsi essendo comunque secche, e l’acqua non va versata di getto sulle foglie, ma con delicatezza. L’infusione deve durare circa due minuti, tre al massimo, questo sempre per non alterare il sapore naturale del tè verde, che presenta un gusto delicato, rotondo, gentile. Molto spesso lo stesso tè verde viene aromatizzato con cannella, miele, anice o liquirizia, per garantire così un sapore ancor più particolare. Il tè verde viene sempre accompagnato da un’enorme varietà di dolcetti e torte, soprattutto invernali, che abbiano sommariamente le stesse caratteristiche del tè, e dunque torte alla cannella, biscotti al miele e al burro, all’anice e molto altro ancora. Il tè è un potente antinfiammatorio, e contiene inoltre una serie numerosa di vitamine e minerali tra cui la vitamina B, la vitamina K, la vitamina C. contiene inoltre flavonoidi e minerali. Il tè è stato da sempre utilizzato per combattere tutta una serie di patologie più o meno gravi.
Al di là del gradimento che forniva la bevanda stessa, da sempre il tè era conosciuto perché combatteva diverse patologie. Questa bevanda veniva utilizzata per migliorare la temperatura corporea, per combattere le emorragie, per favorire il processo digestivo, per guarire le ferite. Il tè verde fu successivamente studiato per il miglioramento delle stesse funzioni vitali. Il cuore era considerato l’organo maggiormente favorito tra tutti, insieme al cervello, poiché possiede numerose qualità stimolanti. Il tè inoltre un po’ come la stanchezza, combatte molte malattie come il beriberi e tanto altro. Viene utilizzato anche per il lavoro e per lo studio, per le sue proprietà energetiche. Il tè verde è inoltre largamente conosciuto per le sue proprietà antiossidanti. Esso infatti tende a combattere i radicali liberi che causano l’invecchiamento cellulare. E’ dunque indicato anche per contrastare l’insorgenza delle rughe d’espressione e il decadimento della pelle. Da molti studi, condotti su questa bevanda, risulta che questa sia ottimale per la cura contro il cancro.
Ovviamente il tè non costituisce una vera e propria terapia, ma in un certo qual modo esso contiene proprietà che aumentano il sistema immunitario delle cellule stesse. E’ stato testato che il tè impedisce la proliferante diffusione delle cellule tumorali, soprattutto per quanto concerne la concentrazione della patologia a livello polmonare. Le metastasi tendono ad essere “bloccate” per non emigrare verso la zona bronchiale. Diversi altri esperimenti effettuati sui cavie animali, hanno permesso di appurare che il tè tendeva a contrastare in buona percentuale l’insorgenza del cancro al colon. Questi studi non hanno raggiunto una statistica apprezzabile in un primo momento. In tempi recenti però, è stato testato che il cancro al colon e al retto, si sviluppava in maniera minore nei bevitori di tè verde, piuttosto che in coloro che di questa bevanda facevano un uso scarso. Anche in questo caso la percentuale risultava essere medio bassa, ma è stato considerato un dato abbastanza considerevole. Allo stesso modo, il tè verde, sembra prevenire in un certo qual modo, il proliferare delle metastasi alla mammella e alle ovaie. Soprattutto le donne dunque, che sono maggiormente soggette a questo tipo di cancro, dovrebbero bere una giusta quantità di tè verde, assolutamente utile nella prevenzione di questa malattia ancora incurabile.
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