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L'alimentazione costituisce sicuramente l'elemento al quale prestare maggiore attenzione quando si inizia una gravidanza, ma non deve essere sottovalutata una volta che il bambino è nato. Il problema principale di molte donne è che immediatamente dopo il parto iniziano a seguire una dieta ferrea per cercare di perdere i chili in eccesso, un errore purtroppo comune che rischia però di compromettere la salute del neonato. L'alimentazione in allattamento assume un'importanza vitale per la madre e per il bambino. Si sa come il latte materno costituisca una fonte energetica e salutare indispensabile per il proprio figlio, grazie alla sua ricchezza di proprietà nutritive. In questo insomma il latte materno ha dei vantaggi notevoli rispetto a quello artificiale, per questo è sempre consigliabile affidarsi all'allattamento in maniera assolutamente naturale. Il latte materno è prodotto chiaramente dal tipo di dieta che segue la madre, per questo l'alimentazione in allattamento deve poter soddisfare appieno l'esigenze alimentari del neonato. Il pensiero di mangiare di meno dopo il parto è quindi erratissimo, bisogna invece seguire un'alimentazione che permetta al bambino il giusto nutrimento.
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Capito questo punto fondamentale per la salute della mamma e del piccolo, è bene considerare al meglio come deve essere strutturata quest'alimentazione in allattamento per farsì che al neonato non manchi nulla. Innanzitutto bisogna considerare il dispendio energetico, già la pratica dell'allattamento permette alla mamma di consumare grandi quantità di calorie, quindi di perdere qualche chilo di troppo accumulato durante la gravidanza. Dal punto di vista del fabbisogno energetico una mamma che allatta necessita di un apporto calorico in più al giorno di circa 500 calorie, questo fa ancor più comprendere come l'idea di mettersi a dieta dopo il parto sia assolutamente sbagliata. L'alimentazione in allattamento deve quindi essere abbastanza ricca, in modo da poter produrre la giusta quantità giornaliera di latte materno. Molte donne tendono ad affidarsi ad un nutrizionista esperto per riuscire ad essere sicure che la propria alimentazione in allattamento sia buona per il proprio figlio. In genere però anche semplicemente il pediatra saprà come guidare la neomamma verso la corretta dieta da seguire per la produzione di latte materno.
Vediamo più nel dettaglio come deve essere strutturata l'alimentazione in allattamento, cosa una mamma può mangiare e quali alimenti invece sono sconsigliati. Come detto la fonte energetica deve essere notevole e per questo è necessario poter assimilare tutte le sostanze nutritive di cui l'organismo necessita. Spazio quindi alle proteine, è importante consumare almeno tre volte a settimana la carne, purché sia ben cotta e magra, la si può poi alternare anche al pesce, quello ricco ad esempio di omega 3 ed infine non trascurare i formaggi, il parmigiano o il grana sono i più consigliati. L'alimentazione in allattamento deve essere anche ricca di zuccheri, ma bandite quelli semplici, quindi relativi al mondo dei dolci, per preferire invece quelli complessi, appartenenti al mondo della pasta, del pane e del riso. Tra i grassi l'alimentazione in allattamento deve prediligere gli acidi grassi monoinsaturi, quindi il consiglio è affidarsi all'olio extravergine di oliva. Frutta e verdura invece sono fonti ricchissime di vitamine e di sali minerali, da non trascurare anche i legumi, ma è bene non esagerare con le porzioni settimanali. I legumi più consigliati sono ceci, piselli e fagioli, gli altri possono alterare un po' di più il sapore del latte materno. Tra le bevande l'acqua è quella a cui bisogna affidarsi, è importante bere tanto per idratare sempre il proprio organismo. Infine è bene evitare durante l'alimentazione in allattamento i cibi speziati, la cipolla, l'aglio, gli asparagi, i cavoli, i pesci grassi, l'alcol, le bibite gassate e chiaramente il fumo. Seguendo questi piccoli consigli il bambino sarà ben nutrito.
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