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Il selenio svolge dunque un’azione preventiva nei riguardi di tutte le patologie degenerative. Il selenio essendo un anti-ossidante, aiuta a combattere le patologie inerenti al sistema cardio-vascolare, quindi è particolarmente indicato per i soggetti inclini a problematiche sul piano del sistema linfatico, circolatorio e cardiaco. L’assunzione del minerale è consigliabile, per migliorare il controllo della pressione arteriosa, per ovviare all’infarto del miocardio, e patologie affini. Il selenio, tende ampiamente a contrastare lo stagnare di alcuni metalli dannosi per l’organismo, quali mercurio e argento. Molto spesso questi metalli fanno difficoltà ad essere eliminati dallo stesso organismo: in collaborazione con lo zinco, il selenio favorisce l’espulsione di suddetti metalli, allontanando il pericolo dei danni che eventualmente questi potrebbero provocare. Oltre a combattere l’invecchiamento precoce, a favorire il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare, il selenio, aiuta l’organismo ad allontanare il rischio di patologie ben più gravi come il cancro. Il livello di selenio va dunque mantenuto costante nell’organismo; una carenza di selenio comporterebbe una serie di problematiche sul piano cardio-vascolare. Il livello di selenio è di un milligrammo al giorno. Solitamente l’organismo, deve registrare un minimo di cinquanta ed un massimo di centocinquanta microgrammi al giorno. Il selenio viene perfettamente assorbito dal tratto intestinale; per espellere il quantitativo in eccesso di selenio, ci sono i reni; se il selenio raggiunge un surplus di eccesso, saranno i polmoni a provvedere all’espulsione di questo elemento. Il selenio è presente negli alimenti in maniera diversa a seconda del terreno: quelli ricchi di zolfo ad esempio, tendono ad impoverirne la produzione. Il selenio si trova nelle frattaglie, dunque nelle carni e in molti cibi di mare oltre che nei cereali; molto presente è anche nelle patate: queste infatti molto spesso vengono cosparse di selenio durante la fase di concimazione del terreno. Il minerale è molto presente sotto forma di integratori alimentari. Il selenio, come sottolineato sopra, non deve superare un certo livello di microgrammi, infatti è difficile che se ne registri una carenza. La mancanza di selenio, è nella maggior parte dei casi causata da un’alimentazione e da una scelta dietetica che esclude aprioristicamente cibi che contengano suddetto minerale. I cereali che contengono selenio, come anche i molluschi ed i crostacei, registrano un consumo nettamente inferiore nella scala delle preferenze dei cibi. Molto spesso, anche l’eccesso d zolfo o di fosforo, tendono ad inibire la produzione di selenio. Come tutti i minerali, il selenio va dunque assunto nelle dosi consigliate, per far si che la sua azione strettamente benefica produca un effetto positivo sull’organismo. In caso di carenza di selenio, e conseguente selenite (malattie sopra citate), ci si deve rivolgere al proprio medico di fiducia che riesca ad integrare il quantitativo di selenio necessario per il fabbisogno dell’organismo. Tutto parte da una corretta alimentazione, che bilanci l’entrata di oligoelementi, vitamine e proteine che costituiscono la naturale protezione delle cellule, delle difese immunitarie, della salute dell’organismo e della bellezza del corpo. Mangiare sano, significa sentirsi bene, ed avere energia fisica e mentale. La bellezza esteriore è una naturale conseguenza della salute e del preciso funzionamento di questa macchina che è il corpo umano.
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