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Ogni articolazione consente una tipologia di movimento precisa, la più importante è la scapolo toracica, che consente una serie notevole di movimenti. Le altre favoriscono movimenti di innalzamento, rotazione, abbassamento e scivolamento. La spalla è un’articolazione estremamente delicata, difficilmente incline a lussazioni e rotture. Queste ultime, possono manifestarsi a seguito di rovinose cadute o urti, e sono particolarmente difficili da curare, essendo la zona della spalla non soggetta ad ingessatura per la stessa conformazione. La lussazione della spalla comporta la perdita della mobilità della spalla a causa della mancanza di “rapporto” tra la stessa cavità glenoidea e la testa dell’omero. I soggetti, maggiormente inclini a questo tipo di problematica articolare sono gli sportivi, in particolare coloro che praticano rugby e hokey, pattinaggio e sci. L’età in cui è più probabile che gli individui vengano colpiti è tra i venti e i quarant’anni in media. La lussazione alla spalla, solitamente tende ad interessare la zona anteriore, poiché l’osso dell’omero tende a spostarsi in avanti. Il paziente in questione avvertirà un dolore fitto e intenso, con associata impossibilità di muovere la spalla o il braccio. La lussazione alla spalla è sempre da associare ad un urto molto forte, ad una caduta, ad un contrasto, un impatto. L’omero tende a slittare dalla stessa sua naturale dislocazione a causa si una caduta laterale che comporta un forte trauma anche al braccio, da un movimento brusco e improvviso, da un contrasto con un oggetto o con un altro corpo, da una spinta eccessiva (ad esempio se si tenta di lanciare qualcosa), da una naturale predisposizione causata da una sorta di lassità dovuta a precedenti infortuni negli stessi punti, da un carico eccessivo che si può verificare durante lo stesso allenamento. Il sintomo principale per riconoscere una lussazione è questo: l’immobilità e la tipologia di dolore.
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A seguito dell’urto, è necessario recarsi immediatamente da un ortopedico specializzato o al più vicino pronto soccorso, questo per due ragioni precise: non esiste una metodologia per calmare il dolore, escluse le specifiche cure mediche, e per recuperare totalmente la mobilità della spalla, è necessario che l’ortopedico effettui una radiografia e una risonanza magnetica che consentono di individuare l’esatto spostamento dell’omero e allo stesso tempo favoriscono l’individuazione di fratture rotture di eventuali legamenti e rigonfiamenti muscolari. Alla radiografia, che consente al medico di avere un quadro clinico completo, deve seguire un’immediata manovra al fine di riposizionare perfettamente le ossa che sono slittate a seguito dell’urto. Un mancato e corretto riposizionamento, o un riposizionamento rallentato, avvenuto dopo ventiquattro ore dalla lussazione stessa, potrebbe compromettere in maniera definitiva il recupero della mobilità dell’articolazione. Molto spesso, la lussazione della spalla, è accompagnata da una o più fratture o microfratture del braccio o delle ossa della spalla stessa, per cui, l’intervento di riposizionamento viene effettuato a seguito di un’anestesia, per bloccare il dolore. Una volta che l’osso sarà stato riposizionato, il medico dovrà eseguire un’altra radiografia, per controllare che l’operazione stessa sia stata effettuata in modo corretto. Il braccio e la spalla, verranno poi immobilizzati con uno specifico tutore che bloccherà il braccio verso l’interno, per un minimo di trenta giorni (la tempistica è strettamente dipendente dalla tipologia di lussazione e dalle eventuali complicazioni). Quando si subisce una lussazione della spalla, è necessario effettuare degli esercizi di fisioterapia per recuperare pienamente la mobilità e potenziare la muscolatura. Gli sportivi, al contrario, devono mantenere la spalla dolorante bloccata per un tempo maggiormente prolungato, per favorire la completa e totale guarigione. La fisioterapia può essere effettuata anche in casa, muovendo in maniera gentile il polso, la mano ed il gomito. Le lussazioni alla spalla, tendono a colpire maggiormente i soggetti giovani, rispetto a quelli anziani, e anche in base a questa specifica variabile, si tende a scegliere il tipo di terapia maggiormente adatta e rispondente. Nel caso in cui, le lussazioni si verifichino a breve distanza di tempo, sarà preferibile ricorrere all’intervento chirurgico per recuperare completamente la mobilità della spalla. A seguito dell’operazione, sarà da considerarsi obbligatoria una terapia riabilitativa, che dovrà essere effettuata con l’aiuto di un fisioterapista. Questo tipo di scelta risulta essere obbligatoria ed è inoltre particolarmente lunga: la durata di recupero varia da un minimo di quaranta giorni ad un massimo di sei mesi.
La lussazione della spalla, comporta un’impossibilità dei movimenti, essendo bloccato tutto il braccio, risulta essere uno degli infortuni maggiormente invalidanti. Non esistono metodologie e tecniche precise per ovviare a questo tipo di problematica, ma esistono diversi esercizi per rafforzare i muscoli della spalla, e per renderla conseguentemente più forte e resistente ad eventuali urti. Gli esercizi interessano i deltoidi, che sono i muscoli che interessano principalmente quest’articolazione, e sono i seguenti: alzate laterali con manubri, alzate frontali con manubri, alzate posteriori con manubri. Il primo esercizio, parte da una posizione eretta. Le gambe devono avere un’apertura pari a quella delle spalle, le braccia dovranno restare lungo il corpo. Da questa posizione, impugnando piccoli manubri, bisognerà sollevare le braccia contemporaneamente, portandole all’altezza delle spalle e ritornare alla posizione iniziale. L’esercizio va ripetuto per diverse serie per circa quindici o venti ripetizioni. Le alzate frontali, partono dalla stessa posizione, ma le braccia, si trovano sulla parte frontale del corpo. Entrambe vengono sollevate ad altezza delle spalle, per poi tornare alla posizione iniziale. Le alzate posteriori, prevedono che il busto venga inclinato in avanti di novanta gradi, mentre le gambe dovranno essere divaricate per mantenere l’equilibrio, mentre le braccia vengono sollevate dal basso verso l’esterno. Effettuare uno specifico esercizio fisico, consente di migliorare la muscolatura, di potenziarla al fine non solo estetico, ma anche fisiologico. Le spalle, le braccia, consentono una serie numerosissima di movimenti, oltre ad essere un punto specifico del corpo in cui si concentra forza e bellezza. I soggetti inclini alle patologie della spalla, in particolare alle lussazioni, oltre che con la fisioterapia e l’esercizio fisico mirato, possono migliorare la qualità ossea, mediante un’alimentazione sana e bilanciata. I cibi ricchi di calcio, costituiscono l’ideale per chi soffre di patologie sui generis. Latte e derivati, carni rosse e bianche, e alcuni legumi, sono da inserire in una dieta sana e completa che aiuti a rafforzare il tessuto osseo, rendendolo maggiormente immune da rotture, inclinazioni e lussazioni. Le ossa, sono infatti la parte del corpo più dura, e difficilmente curabile. Per avere un corpo sano ed in forma, è importante prevenire e curare nel modo giusto suddetti infortuni, rivolgendosi ad un personale medico idoneo, ed effettuando in maniera immediata le giuste cure. A seguito di una lussazione, è sempre importante che il paziente resti a riposo completo, senza effettuare alcun tipo di sforzo: trattandosi della spalla, nella maggior parte dei casi, tutti i movimenti, anche il semplice alzarsi e sedersi o stendersi, risulteranno invalidanti e dolorosi. E’ molto importante muoversi con cautela, facendosi aiutare ad effettuare anche i gesti più semplici, questo almeno in una prima fase di guarigione. Con il passare del tempo ed il recupero della mobilità, sarà possibile in iniziare una terapia idonea che favorisca il recupero parziale o totale della spalla.
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