In linea di massima gli strappi muscolari non sono mai tremendamente irreparabili ma comportano parecchio dolore e quindi impediscono l’immediata deambulazione, o meglio impediscono una deambulazione corretta e fluida e richiedono cure immediate. Nel momento in cui il muscolo subisce uno strappo, si avvertirà immediato dolore che è il primo campanello d’allarme che segnala la problematica ma non sempre individua e precisa la reale entità della lesione. Inizialmente infatti lo strappo si presenta a muscolo caldo, quindi il dolore potrebbe essere non molto intenso. Con il passare delle ore però il malessere può aumentare fino ad impedire la deambulazione. Uno strappo si presenta con gonfiori ed ematomi poiché oltre alla lesione del muscolo vanno a spaccarsi tutti i capillari localizzati in quel punto che provocano ematomi proprio nella zona interessata. E’ importante in relazione a questo fatto intervenire immediatamente a prescindere dalla sintomatologia dolorosa con misure preventive quali l’immobilizzazione dell’arto e la protezione della zona interessata.
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Dopo uno strappo muscolare, se questo avviene durante la pratica di un’attività fisica, è necessario fermarsi e mettere il muscolo a riposo poiché il poco dolore che si presenta nell’immediato può portare ad un erronea valutazione dell’entità del danno e ad un peggioramento della situazione nel caso in cui il muscolo venga ulteriormente sforzato. Il freddo esercita una potente azione sulla circolazione sanguigna, infatti riduce il flusso di sangue nei vasi lesionati, ragion per cui la prima azione da compiere è l’applicazione immediata di ghiaccio che sia esso sintetico o non, sulla zona interessata. Dopo l’applicazione del ghiaccio è importante spalmare sul muscolo lesionato una crema specifica con azione riparatrice che allevi il dolore e agisca immediatamente sulle zone fibrose lesionate; dopo l’applicazione della pomata bisogna eseguire una fasciatura compressiva del muscolo. Dopo uno strappo muscolare è importante stare a riposo per almeno un mese anche se il riposo stesso dipende dalla tipologia del danno e dalla gravità dello strappo. Nei casi più gravi bisognerà rivolgersi ad un medico che potrà somministrare al paziente una cura specifica basata su antinfiammatori e antidolorifici. La ripresa dell’attività fisica non può essere assolutamente immediata poiché il muscolo potrebbe lesionarsi ulteriormente; dunque solamente quando il dolore è totalmente scomparso ed il tono muscolare avrà ripreso la sua elasticità con una serie di allenamenti si potrà riprendere a praticare sport.
Per evitare strappi muscolari è importante praticare stretching. Gli esercizi d’allenamento infatti riscaldano benissimo i muscoli ed evitano nella maggior parte dei casi problematiche del genere. Lo stretching fa derivare la sua etimologia da una parola inglese che tradotta significa proprio allungamento o stiramento. Questo tipo di attività può essere praticata da chiunque anche da soli, anche in casa, sia dai sedentari che dagli sportivi. E’ un’attività indispensabile e non dispendiosa, non stancante ma favorevole sotto ogni punto di vista. Lo stretching richiede pochissimo tempo, circa mezz’ora al giorno, ed è quindi utilissima proprio per i benefici che essa comporta. Il suo vantaggio inoltre è che può essere praticata in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo: a casa, davanti alla tv, durante lo studio, in attesa del treno e persino in ufficio. Lo stretching evita la rigidità del tessuto muscolare ed allontana lo stress quotidiano, inoltre corregge il portamento e favorisce una fluidità totale nella muscolatura. Ha inoltre un azione benefica sulla mente: gli esercizi se eseguiti a casa possono essere accompagnati da una musica leggera e dolce che accompagna i movimenti e distende i nervi; lo stretching dunque, non ha solo una funzione preparatoria ma anche una funzione rilassante che ci permette di conoscere bene il nostro corpo studiandolo nei minimi particolari e rispondendo alle esigenze continue da lui poste.
Lo stretching può essere eseguito sia in piedi che a terra con l’ausilio di un tappeto di gomma. Non va assolutamente eseguito su un letto o su un materasso poiché la posizione scorretta e poco stabile potrebbe far aumentare la tensione della zona dolorante o interessata. Lo stretching pre-strappo si classifica in una serie di esercizi semplicissimi che possono essere eseguiti quotidianamente anche da soli prima di una corsa, di un allenamento calcistico, di una gara di nuoto. I migliori esercizi sono i seguenti:
1) In posizione eretta, appoggiando saldamente una pianta del piede a terra, tenendosi fermi ad un appoggio frontale sollevare il tallone e portarlo al gluteo tenendolo ben fermo con una mano. Alternare le due gambe in modo da sciogliere entrambi i muscoli.2) In posizione eretta appoggiati ad un palo o anche ad un albero con entrambe le mani, stendere una gamba ad esempio la destra, dietro l’altra. Questo esercizio favorisce l’estensione del tendine e del polpaccio.3) Partendo da una posizione eretta, divaricare le gambe con un’apertura pari a quella delle spalle mantenendo le punte dei piedi leggermente divaricate verso l’esterno. Da questa posizione ci si accovaccia al suolo mantenendo la postura per pochissimi minuti.4) Seduti a gambe divaricate portare la mano sinistra con una torsione del busto sulla punta del piede destro formando un arco con le braccia e molleggiare per qualche secondo per poi ritornare alla posizione iniziale.5) Sempre seduti a gambe divaricate, portare il busto al centro molleggiando leggermente e ritornare poi alla posizione iniziale; questo esercizio aiuta a stendere i bicipiti femorali, i polpacci e i muscoli della schiena.6) In piedi in posizione eretta a gambe unite, flettere totalmente il busto in avanti tenendo lo sguardo fisso al pavimento e molleggiare con le braccia fino ad arrivare a toccare le punte dei piedi con le dita delle mani. Questo esercizio consentirà di allungare i muscoli della schiena oltre che quelli delle gambe.
7) In piedi a gambe divaricate flettere il busto e toccare con le mani a terra. Questo esercizio consente l’allungamento dei muscoli delle gambe (polpacci, quadricipiti, bicipiti femorali).8) Sempre per le gambe sollevare una di queste su un punto d’appoggio tenendo il piede a martello e afferrando la punta del piede. Bisogna formare con entrambe le gambe un angolo di novanta gradi. L’esercizio aiuterà a distendere l’interno coscia e i quadricipiti.9) Per aumentare la flessibilità dei muscoli degli arti inferiori ed evitare strappi prima di un allenamento, è bene sciogliere le gambe con movimenti fluidi come calci nell’aria e piccoli saltelli.10) Per stirare le braccia che sono generalmente meno colpite dagli strappi muscolari è bene stenderle in altro o piegare un gomito alla volta dietro la testa tenendolo fermo con la mano.
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