Esercizi per la pubalgia

Cos'è la pubalgia, sintomi

La pubalgia è una sindrome dolorosa che si localizza all’inguine, da uno o ambo i lati. E’ una patologia di tipo infiammatorio e di interesse muscolare. I sintomi possono presentarsi in maniera acuta, cioè all’improvviso, o in modo ingravescente nell’arco di alcuni giorni. La pubalgia provoca dolore soprattutto al risveglio o dopo qualche ora di inattività, un senso di pesantezza alla vescica, tanto da essere scambiata, spesso, con infezioni urinarie. Il dolore può restare circoscritto al solo inguine o irradiarsi nell’interno coscia e nella parte posteriore della gamba, subito sotto i glutei. Il movimento, anche leggero e per breve tempo, tende a migliorare nettamente il sintomo ed è, probabilmente, l’unica terapia funzionale. Eseguire esercizi per la pubalgia ogni giorno può essere risolutivo nella maggior parte dei casi. Se non ci fosse beneficio alcuno nel giro di breve tempo è raccomandabile rivolgersi al medico.
Anatomia localizzazione dolore

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Pubalgia, cause e rimedi

localizzazione dolore La pubalgia può presentarsi per svariati motivi, primo tra tutti uno strappo muscolare o un allenamento malfatto che ha danneggiato la fascia muscolare preposta. Non è una patologia grave e, solitamente, tende a passare da sola in qualche giorno. Naturalmente, in caso i sintomi siano particolarmente debilitanti e non si notino miglioramenti, è necessario rivolgersi al medico. Fare ginnastica e movimento è uno dei modi utili a ridurre il dolore e a prevenirne la ricomparsa. Gli esercizi devono essere mirati a restituire tono ed elasticità ai muscoli dell’interno coscia quindi è opportuno lavorare principalmente su di essi e sugli addominali che sono fondamentali per il sostegno della bassa schiena e del basso ventre. Gli esercizi volti alla cura della pubalgia devono essere stimolanti delle fibre muscolari ma leggeri, per non rischiare di stressare ulteriormente il gruppo muscolare già dolorante. E’ consigliata la costanza, ossia la ripetizione giornaliera degli esercizi per la pubalgia, per la guarigione e per la prevenzione di una recidiva.

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Esercizi per la pubalgia acuta

Attività fisica In fase di dolore acuto, ossia quando si è nel pieno della pubalgia, quando fa male, è consigliata un’attività fisica costante ma leggera. Come esercizi per la pubalgia vanno benissimo le camminate o il tapis roulant in leggera salita, che stimolano moderatamente i muscoli dell’interno coscia, meglio ancora se fatta tenendo il più possibile contratti gli addominali. Va bene anche una corsa leggera. Se fatta all’aria aperta utilizzare un abbigliamento consono a tenere calda la parte dolorante per evitare di raffreddare il muscolo già sofferente. Molto utili tutti gli esercizi atti all’allungamento, tonificazione e rinforzo degli adduttori ma senza pesi eccessivi. Qualche esempio. Da supini mettere un cuscino tra le ginocchia piegate ad angolo retto e sollevare le gambe verso il petto. Eseguire almeno 3 serie da 10 ripetizioni. Sdraiati su un fianco, con la mano a sorreggere il capo e le gambe allungate, slanciare la gamba verso l’alto e tornare in posizione, anche qui almeno 3 serie da 10 ripetizioni e poi ripetere stendendosi sull’altro fianco. Consigliato anche intraprendere un percorso di allenamento mirato agli addominali. Con questo si potrà iniziare anche subito visto che la pubalgia non comporta dolore in zona addominale.


La prevenzione

Ginnastica pubalgia A guarigione avvenuta, per evitare che il problema si ripresenti, la miglior prevenzione è data da una costante attività fisica ricca di esercizi per la pubalgia. Bisognerà quindi tenere in allenamento gli addominali, con un programma specifico da eseguire almeno due volte alla settimana. Inoltre sarà utile rinforzare i muscoli delle cosce, interno cosce e glutei, che sono tutti quelli che contribuiscono a prevenire i dolori in zona inguinale. Gli esercizi più efficienti per questi gruppi muscolari sono i classici e conosciuti affondi, praticati in tutte le loro varianti. In avanti, indietro e laterali. Ottimi anche gli squat, a corpo libero o effettuati con leggeri pesi. Le trazioni con gli elastici rappresentano un altro buon esercizio. L’importante è che la resistenza dell’elastico sia ben calibrata alle possibilità soggettive, per evitare affaticamenti o strappi. Ricordarsi sempre che, per proteggere e salvaguardare i muscoli dagli effetti dolorosi dello sport, è fondamentale eseguire un buon riscaldamento prima di ogni allenamento e un po’ di stretching alla fine.




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