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Gli aminoacidi a catena ramificata sono elaborati dall'organismo umano a partire dalle proteine fornite soprattutto dagli alimenti di origine animale (carne, latte, latticini e uova) e dai legumi. Essi comprendono leucina, isoleucina e valina, il termine "ramificati" si riferisce alla loro particolare struttura chimica, che gli conferisce particolari caratteristiche. La loro funzione plastica è indirizzata prevalentemente all'apparato muscolare ed hanno un'azione defaticante. In medicina sono usati per trattare la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), lo scarso appetito nei pazienti anziani affetti da insufficienza renale, un disturbo del movimento chiamato discinesia tardiva. Aminoacidi a catena ramificata sono utilizzati anche per aiutare il muscolo indebolito nei pazienti che sono confinati a letto.
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L'industria sintetizza integratori, con un'altissima concentrazione di aminoacidi a catena ramificata, (BCAA da Brain Chain Amino Acids), pillole e pastiglie o fiale idonee ad essere iniettate per via endovenosa da un professionista sanitario. Gli atleti li usano per ridurre la disgregazione muscolare durante l'esercizio fisico intenso, anche se, allo stato attuale, gli studi non hanno dimostrato con certezza la relazione diretta fra l'integrazione ed i risultati delle prestazioni sportive. Hanno però evidenziato che l'assunzione di BCAA, anteriormente l'esercizio fisico e dopo la sua conclusione, contribuisce ad alleviare il danno muscolare indotto, sindrome caratteristica e costante che si verifica dopo l'attività fisica intensa e rappresenta un limite alle successive prestazioni atletiche.
Gli aminoacidi ramificati dovrebbero essere usati con cautela prima o durante le attività che richiedono coordinazione motoria, come ad esempio la guida, in quanto sono stati evidenziati effetti collaterali come affaticamento e perdita di coordinazione. Si consiglia di consultare il proprio medico negli stati di gravidanza e allattamento, per mancanza di informazioni attendibili riguardo la sicurezza. I BCAA possono indurre un abbassamento dello zucchero nel sangue, per cui vanno usati con cautela in caso di contemporanea assunzione di farmaci antidiabetici onde evitare una diminuzione eccessiva. Gli studi hanno evidenziato inoltre una negativa interazione dei BCAA: - con i farmaci antinfiammatori (corticosteroidi), che si stanno eventualmente assumendo; - con l'ormone tiroideo e conseguentemente con tutti i farmaci a base di ormoni per curare la tiroide.
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