La vitamina C è frequentemente utilizzata nella prevenzione e cura del raffreddore, per curare l'acne e la foruncolosi della pelle, la bronchite, il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), le ulcere dello stomaco causate da un batterio chiamato Helicobacter pylori, la tubercolosi, la dissenteria e per le infezioni della vescica e della prostata. Altri usi includono il miglioramento della resistenza fisica e il rallentamento dell'invecchiamento, per contrastare gli effetti collaterali dei farmaci cortisonici e come coadiuvante durante la fase di ritiro dalla dipendenza della droga. C'è l'ipotesi che la vitamina C potrebbe aiutare il cuore e i vasi sanguigni. È utilizzata contro l'indurimento delle arterie, prevenendo la formazione di coaguli nelle vene e nelle arterie, l'infarto, l'ictus, la pressione e il colesterolo alti e come coadiuvante l'azione di assorbimento del ferro dagli alimenti.
L'assunzione contemporanea di vitamina C potrebbe aumentare gli effetti collaterali degli estrogeni. L'assunzione di vitamina C insieme a flufenazina (Prolixin) potrebbe contrastare l'efficacia del medicinale. L'assunzione contemporanea di vitamina C, beta-carotene, selenio e vitamina E potrebbe diminuire l'efficacia di alcuni farmaci usati per abbassare il colesterolo, mentre non è ancora sicuro l'analogo effetto della vitamina C assunta da sola. Grandi quantità di vitamina C possono diminuire l'efficacia dei medicinali anticoagulanti (Coumadin e Warfarin), per cui sono consigliabili controlli regolari e frequenti. È opportuno non utilizzare grandi quantità di vitamina C durante l'assunzione di aspirina per non diminuirne l'effetto. Essendo la vitamina C un antiossidante si fa l'ipotesi che possa diminuire l'efficacia dei farmaci utilizzati per la cura dei tumori.
La vitamina C non ha controindicazioni per la maggior parte delle persone se assunta per via orale in dosi raccomandate, applicata sulla pelle, iniettata nel muscolo, e per via endovenosa in modo appropriato. In alcune persone, la vitamina C può causare nausea, vomito, bruciore di stomaco, crampi allo stomaco, mal di testa, e altri effetti collaterali. Quantità superiori a 2.000 mg al giorno sono eventualmente pericolosi e possono causare molti effetti collaterali, tra cui calcoli renali e grave diarrea. Le più serie controindicazioni della vitamina C sono: - le disfunzioni e i calcoli renali; - nel periodo di gravidanza e allattamento le dosi non devono superare i 2.000 mg al giorno; - per neonati e bambini piccoli si consigliano dosi non superiori a 400 mg al giorno; -in caso di diabete dosi eccessive possono alzare il valore della glicemia.
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