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Il blocco delle dita è dovuto ad un problema dell'aponeurosi palmare, che può interessare entrambe le mani. La malattia di dupuytren parte con il presentarsi di un nodulo di pochi millimetri che via via cresce e aumenta di volume nel giro di pochi mesi. L'ispessimento raggiunge i tendini vicini, i quali perdono via via elasticità fino ad atrofizzarsi completamente, si accorciano tanto da non permettere alle dita di aprirsi. La natura di questa malattia è principalmente di tipo genetico, in genere chi è colpito ha un familiare affine colpito che ha già manifestato la patologia. Diversi studi clinici hanno evidenziato una correlazione diretta tra problemi al polso e verificarsi del nodulo. Si tratta di una patologia che non porta dolore, dalla comparsa del nodulo allo stadio avanzato, non si avvertono fastidi fisici.
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La malattia di dupuytren ha principalmente una storia genetica e, di conseguenza, il suo presentarsi ha una probabilità molto alta nei soggetti in cui vi sono già casi passati e presenti di familiari affini che hanno avuto questa patologia. Il patrimonio genetico è una notevole fonte di informazioni, non si comprende ancora perché una patologia insorga in un determinato momento della vita, ma certamente si è capito che il gene responsabile è un cromosoma autosomico, quindi non sessuale. La sua prevalenza dominante significa che la malattia compare già dalla prima generazione, quindi se un padre ha questa malattia, molto sicuramente anche il figlio ne è portatore. Certamente ci sono dei fattori di rischio, che determinano l'incidenza della malattia di dupuytren e in particolar modo il diabete, l'epilessia, l'alcolismo e il fumo.
Per guarire dalla malattia di Dupuytren è necessario sottoporsi ad intervento chirurgico, che asporti il nodulo e ricostruisca i tendini danneggiati. Diversi sono gli interventi che possono essere eseguiti, rivolti a ripristinare la funzionalità della mano. In particolar modo viene eseguita un aponeurectomia, con una successiva fascectomia e una fasciotomia dei tendini. È possibile anche effettuare una aponeurotomia percutanea con ago con la quale iniettare un'enzima, la Collagenasi di Clostridium histolyticom, che permette di sciogliere il nodulo senza intervenire con bisturi e con interventi invasivi. La soluzione più diffusa è l'intervento chirurgico, anche se lascia lunghe cicatrici che anche se all'interno della mano risultano molto antiestetiche. Il trattamento farmacologico anche se più rapido e indolore, non è risolutivo, infatti è possibile che si ripresenti negli anni successivamente .
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