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Le protesi acustiche sono piccolissimi dispositivi, poco invasivi e piuttosto confortevoli che l'utente deve posizionare nell'orecchio. Servono ad amplificare i suoni e a farli recepire a un volume più alto. Non funzionano in caso di sordità ma solo per la correzione di deficit uditivo da modesto a grave. Vengono tarate da un medico audiometrista, non hanno controindicazioni né effetti collaterali se non la necessità di accettarle, psicologicamente. La protesi acustica è formata da un microfono sul quale rimbalzano i suoni, vengono trasformati ed amplificati dall'amplificatore e dalla bobina telefonica che minimizza i rumori di fondo rendendo nitido l'ascolto. Alcune protesi hanno la possibilità di regolare personalmente il volume ma è preferibile che questo venga impostato dallo specialista e resti costante, una volta approvato dall'utente. Le protesi acustiche si posizionano nell'orecchio, e si appoggiano sul padiglione auricolare che funge da supporto o, alcuni modelli, possono poggiare sull'astina degli occhiali, se l'utente li porta. Di solito se ne installa una sola ma in certi casi di ipoacusia importante si può decidere per la bilateralità. Durate la notte vanno tolte.
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Esistono protesi acustiche di diversi tipi, per potersi meglio adattare alle singole esigenze. La classificazione principale le divide in endoauricolari e retroauricolari. Le endoauriculari sono dispositivi più semplici e basici, consigliati per i deficit uditivi meno importanti. Sono piccole e discrete, si applicano direttamente sull'orecchio o sull'asta dell'occhiale e hanno un medio potere amplificante, adattabile alle capacità uditive dell'utente. Si possono scegliere diverse soluzioni: alcune sono collegate alla scatola che contiene i componenti da portare nel taschino, altre non hanno fili e sono più compatte. Le protesi retroauricolari, invece, sono più adatte per chi ha un'ipoacusia di grado elevato. Sono più sofisticate tecnologicamente e più efficenti, in grado di prestazioni migliori. Il loro difetto è che sono meno piccole e quindi più visibili. I prezzi di un dispositivo correttivo dell'udito variano, naturalmente, in base al modello ma indicativamente si parla di 1000-1200 euro.
Per chi volesse glissare sulla protesi acustica removibile ma correggere definitivamente il problema in maniera invisibile, esiste la soluzione chirurgica. La protesi viene impiantata sottocute e dura circa 15 anni, dopodichè andrà rieseguito l'intervento per sostituire le batterie. E' una soluzione consigliata ai più giovani ma siccome si tratta di una pratica più complessa e delicata della semplice applicazione di un dispositivo esterno, va valutata e praticata da un medico specialista. Non tutti sono idonei a questo tipo di soluzione semi-definitiva perchè molto dipende dalla conformazione del canale uditivo. Non è un intervento passato dal SSN e quindi va richiesto a pagamento, presso un ambulatorio o clinica otorinolaringoiatrica o presso gli studi medici in libera professione degli ospedali convenzionati a fornire tale prestazione.
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