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Finocchi

Il finocchio, appartiene alla famiglia delle piante definite Ombrellifere. Suddetta pianta, raggiunge l’altezza di due metri circa, ha radici fitte e ben ramificate, il tronco longilineo, le foglie filiformi. I fiori sono molti piccoli e di colore giallo, raccolti tutti vicini e possiedono circa cinque petali ciascuno racchiusi su se stessi. Il frutto della pianta di finocchio è tendenzialmente tondeggiante, di colore bianco latte con striature verdognole. Il frutto presenta sulla sommità una sorta di gambo verde più scuro, formato da piccole foglioline erbacee. La parte commestibile tende a sfogliarsi, e ogni tasca del frutto si presenta croccante e compatta, con una forma leggermente arcuata, somigliante ad una mezzaluna. Il finocchio presenta diverse varietà di frutti, destinati tra l’altro ad usi e consumi differenti: il dulce, il finocchio selvatico, e la versione più acre definita peperitum. La prima tipologia di frutto, è la maggiormente diffusa, per le sue foglie carnose, dal sapore dolciastro e gentile. La tipologia di finocchio selvatico, è parecchio diffusa per l’uso specifico destinato alla produzione di liquori, l’ultima tipologia, è invece la meno diffusa, per il gusto maggiormente amarognolo delle foglie. La pianta di finocchio si è diffusa principalmente in Asia, per poi allargare la sua stessa diffusione in tutta la macchia mediterranea. La pianta di finocchio, era largamente apprezzata e coltivata dalle popolazioni greche, egizie ed arabe. Per gli antichi Greci e per i Romani, il finocchio possedeva delle proprietà divinatorie: esso consentiva la purificazione e la rinascita, ad esso venivano associati benefici notevoli come il recupero della vista, e la purificazione dell’animo. Attualmente, il finocchio è molto diffuso in India, in Pakistan, in Cina ed in Argentina. In Italia, la pianta di finocchi è largamente coltivata in Puglia, in Campania e nell’Emilia Romagna. I semi della pianta di finocchio, vengono impiantati nei mesi primaverili, per ottenere un’ottima fioritura in estate. Il finocchio risponde positivamente alla presenza di fosforo nel terreno, per cui, è importante che la pianta sia completamente cosparsa di questo minerale, affinchè la fioritura venga accelerata e favorita. La raccolta delle foglie avviene poco prima dell’estate, mentre quella dei finocchi, avviene nel fresco settembrino, per poi essere puliti dall’inflorescenza e lasciati essiccare ad una temperatura di quaranta gradi circa.
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Benefici dei finocchi

Il finocchio coltivato, a differenza di quello selvatico, necessita di un tempo maggiore per la fioritura, per cui, è necessario che il frutto sia sufficientemente rotondo, ma non ingrossato. In quest’ultimo caso, il frutto tende a sviluppare la cellulosa, divenendo cosi, difficilmente digeribile. Il finocchio è ampiamente utilizzato nelle diete, per le sue proprietà benefiche. Suddetto frutto contiene infatti circa trenta calorie per ogni etto, per cui risulta essere estremamente leggero e privo di grassi. Il finocchio è particolarmente ricco di Sali minerali, in particolare del potassio, del calcio e del fosforo; questi Sali minerali, tornano utili per il corretto funzionamento dell’organismo, in quanto migliorano la concentrazione, favoriscono energia mentale e fisica, aumentano le difese immunitarie, rinforzano ossa e denti. Oltre agli oligoelementi, il finocchio contiene vitamina A, vitamina B e vitamina C. La prima ha funzioni importantissime sul piano epidermico, in quanto migliora la grana della pelle, favorisce protezione e combattendo l’attacco dei radicali liberi, ne previene l’invecchiamento. La vitamina B, ha un’importanza fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale e del sistema cardio-circolatorio. La vitamina C, aiuta a migliorare le difese del sistema immunitario, prevenendo e combattendo numerose patologie. Il finocchio è dunque un alimento polifunzionale. Contiene inoltre un ottimo quantitativo di fitoestrogeni, per cui è particolarmente indicato nelle donne per alleviare i dolori mestruali, nelle donne gravide per favorire lo sviluppo del feto ed durante l’allattamento per stimolare la produzione di latte. E’ particolarmente utile nelle diete, perché povero di grassi, inoltre possiede proprietà antiossidanti, combatte l’inappetenza, e favorisce la digestione, poiché combatte la formazione dell’aria all’interno dello stomaco e dell’intestino crasso, contrastando la fastidiosa sensazione di gonfiore e di pesantezza post pasto. Il finocchio, per queste sue specifiche proprietà, viene molto utilizzato per la preparazione di tisane e infusi, che lo contengono. Queste bevande calde, aiutano la digestione e combattono il disturbo dell’aerofagia. Il finocchio, viene infatti utilizzato anche nei liquori, che vengono degustati piacevolmente a fine pasto, poiché stimolano la digestione. Il frutto del finocchio, possiede anche proprietà espettoranti, infatti, è parecchio utile per i soggetti affetti da tosse, raffreddore e influenza, mal di gola, infiammazioni bronchiali.

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