L'urea e l'azotemia

Cosa sono l'urea e l'azotemia

L'urea e l'azotemia non sono altro che due facce della stessa medaglia.Per urea si intende la molecola derivante dal catabolismo degli amminoacidi nell'organismo. In termini meno specialistici, si può dire che tutte le proteine introdotte con l'alimentazione, una volta scisse nei costituenti fondamentali (gli amminoacidi), vengono digerite per l'azione di diversi enzimi e infine espulse sotto forma di urea. L'urea è quindi il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine nell'organismo e viene espulsa per mezzo dell'orina.L'azotemia consiste invece in un esame clinico volto ad acclarare la quantità di urea presente nel sangue, per valutare un'eventuale patologia.Quantità alte di urea possono essere segno di un cattivo funzionamento dei reni, gli organi deputati alla filtrazione e alla purificazione del sangue. Al contrario, una ridotta quantità di urea nel sangue può essere indice di una iperfunzionalità renale, che tende ad espellere anche sostanze ancora utili per l'organismo.
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Determinazione dell'urea mediante azotemia: valori normali e tecnica d'esame

Campioni di sangue da sottoporre ad azotemia Come detto, l'azotemia è un importante esame clinico che si prepone lo scopo di tracciare il quantitativo di urea presente nel torrente ematico.Questa tecnica d'esame fa parte degli esami di laboratorio (in genere richiesta contestualmente a un dosaggio dela creatinina) ed è condotta su un campione di sangue prelevato da un soggetto a digiuno, a riposo e che non abbia assunto farmaci che siano d'intralcio all'esame nelle ultime quarantotto ore.Generalmente, una volta in laboratorio, il campione viene analizzato rapidamente, tanto da produrre il referto nell'arco della stessa giornata.Il valore fisiologico dell'azotemia nel sangue è pari a un intervallo compreso tra 15 e 50 milligrammi per decilitro di sangue ma va detto che la dieta influisce molto sull'esito dell'esame, spesso producendo dei falsi positivi. Infatti, un'alimentazione a larga base proteica produce più proteine da "digerire" e quindi un quantitativo maggiore di urea, poi rinvenibile nel sangue.

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Urea alta o iperazotemia: cause e rimedi

La disidratazione prolungata può causare iperazotemia Quando il valore quantitativo dell'urea nel sangue supera di gran lunga lo standard fisiologico, si parla di iperazotemia.Generalmente, si diagnostica iperazotemia per valori superiori a 60 milligrammi per decilitro di sangue.Come detto, una dieta iperproteica può facilmente far insorgere un quadro di iperazotemia a causa del sovraccarico amminoacidico da dover catabolizzare.In particolare, alimenti come le carni, il pesce e le uova, se consumati eccessivamente, si rendono responsabili dell'innalzamento dell'urea nel sangue senza confinare tuttavia nel patologico.Quando invece si rilevano valori di urea alti e non si consumano molte proteine, allora la causa va ricercata primariamente nel funzionamento dei reni o in stati prolungati di digiuno o disidratazione.A coloro che sono affetti da iperazotemia (e quindi a rischio gotta), si raccomanda di bere molta acqua e di evitare di fumare. Se ciò non bastasse, sono generalmente prescritti farmaci contro la pressione alta.


L'urea e l'azotemia: Urea bassa: ipoazotemia, cause e rimedi

Gravi problemi al fegato possono dare ipoazotemia Sebbene più frequente nel passato quando non tutti potevano avere accesso alle carni e quindi alle proteine, l'ipoazotemia è ancora oggi una condizione riscontrata.L'ipoazotemia prevede un basso quantitativo di urea nel sangue, generalmente inferiore ai 10-15 milligrammi per decilitro di sangue.Le cause dell'ipoazotemia vanno ricercate, oltre a un ridotto consumo di proteine, nell'iperidratazione.L'iperidratazione di norma si manifesta dietro il cattivo funzionamento delle ghiandole sudoripare, che non permette la giusta espulsione dei prodotti di scarto dall'organismo. Nei casi più gravi, bassi quantitativi di urea nel sangue possono essere avvisaglia di un grave problema al fegato come l'insufficienza epatica, condizione nella quale tutte le funzioni metaboliche dell'organismo sono inficiate, con gravi rischi per il paziente.



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