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Alcune patologie tra le quali l'apofisite del polo rotuleo inferiore, conosciuta anche come malattia di Sinding-Larsen-Johansson o l'impiego del terzo centrale per la ricostruzione del legamento crociato anteriore, rappresentano dei fattori di rischio per la rottura del tendine rotuleo. Quest'ultimo ha una struttura a fascia, lunga all'incirca 8 cm e larga 4 cm. Quando si verifica una lesione totale la rotula si presenta non più legata alla parte superiore della tibia ed appare più alta di alcuni centimetri, rispetto alla posizione naturale. Spesso si osserva una sorta di avvallamento sotto alla rotula, un ematoma e il ginocchio caldo ed arrossato. La rottura completa può accadere nel corpo del tendine che si spezza in due e necessita di una sutura termino-terminale oppure, più gravemente, con uno strappo netto dall'osso.
La diagnosi viene generalmente effettuata per mezzo della radiografia o preferibilmente mediante risonanza magnetica. Questa seconda opzione consente di evidenziare nei dettagli la lesione tendinea. Nel caso in cui il tendine della rotula si sia proprio staccato dall'osso occorre una cucitura molto resistente e stabile che permetta la naturale tensione, evitando che la rotula resti in una posizione scorretta e causi problemi motori. Quando la lacerazione del tendine è cospicua, esso deve essere ricostruito con parti prese dai tendini vicini oppure, se non è possibile, utilizzando il muscolo quadricipite per compensare la perdita di funzionalità del tendine rotto. Se la lesione invece è soltanto parziale e se il paziente è in buona forma fisica, può essere evitato l'intervento chirurgico e sostituito da un'adeguata fisioterapia.
In caso di parziale rottura del tendine rotuleo il soggetto deve restare immobilizzato con la gamba estesa per un minimo di 4 settimane e contemporaneamente effettuare una riabilitazione motoria, per ripristinare la naturale mobilità dell'articolazione. Quando invece la totale rottura ha reso necessario l'intervento chirurgico, la gamba dovrà rimanere immobilizzata da un tutore per 5-6 settimane. Dopo i primi 15 giorni comincerà una fisioterapia per consentire il recupero della funzionalità. A parte i casi di infortunio imprevedibile, la lesione del tendine della rotula si può prevenire. Le tendiniti non devono essere trascurate e se lo sportivo avverte dolore intenso al centro del tendine deve rivolgersi allo specialista. Riposo, farmaci antinfiammatori e terapia con laser di potenza, possono far regredire la tendinite in 3 settimane.
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