Separazione, divorzio e affidamento. Linee guida per la tutela e il supporto dei figli nella famiglia divisa Prezzo: in offerta su Amazon a: 27€ |
Divorziare è diventato ormai di uso comune, aumentano le coppie sposate che decidono di non essere più tali, un problema che rischia di sminuire sempre più il sacro valore del matrimonio. Esistono però anche casi in cui divorziare è realmente l'unica soluzione possiible per ritornare ad essere felici, quando insomma ci si ritrova a fare i conti con tradimenti costanti, atti di violenza e così via. Ovviamente si può anche scegliere di proseguire il proprio matrimonio pur sapendo del tradimento subìto, ma questi sono eventi alquanto rari, messi in atto solitamente da persone che non hanno molte possibilità economiche per divorziare. E' infatti molto importante sapere come divorziare implichi un grande dispendio energetico, ma soprattutto economico, qualsiasi tipo di strada si scelga da percorrere, inevitabilmente bisogna essere consapevoli delle grandi spese a cui si va incontro.
Intelligenza emotiva Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,26€ (Risparmi 1,64€) |
Innanzitutto prima di divorziare è necessario percorrere i tre anni di separazione, dopo di ciò è possibile effettivamente richiedere il divorizo, ma solitamente le varie cause sono più che lunghe. C'è il ricorso ad un legale, che richiede molte spese, ma soprattutto alla spartizione del patrimonio, con anche l'affidamento dei figli. Il coniuge più debole dal punto di vista economico potrà però ricevere sempre il classico assegno degli alimenti. Le spese maggiori da afforntare sono ovviamente quelle legali, finché insomma non si arriverà all'udienza finale, inevitabilmente bisognerà negli anni continuare a spendere denaro per divorziare. Il problema sostanziale è proprio questo, il divorzio in Italia è troppo lungo e questo rischia seriamente di impoverire molte persone. Sul divorzio breve nel nostro Paese c'è ancora un bel po' da lavorare, come sempre le leggi italiane non sono mai così attente al benessere reale dei cittadini.
COMMENTI SULL' ARTICOLO