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Nella colica renale invece, il dolore non si manifesta in maniera continuativa ma episodica. E’ comunque di genere acuto e insopportabile, ma segue una parabola ascendente raggiungendo picchi altissimi per poi decrescere lentamente. Il dolore irradia altre fasce del corpo ed è per questo distinguibile da altri tipi di coliche. La colica renale, tende a manifestarsi all’altezza del rene, quindi non esattamente sull’addome, ma può “allungarsi” fino alla pancia stessa, raggiungendo l’uretere, l’inguine e (nel caso degli uomini) anche i testicoli. Solitamente la causa da addurre allo scatenarsi di una colica renale, è la mancanza di idratazione. Lo scarseggiare dell’acqua, determina l’ostruzione delle vie urinarie, inducendo di conseguenza la colica. Generalmente i calcoli vengono espulsi dal nostro organismo in maniera del tutto naturale e indolore. Il calcolo, altro non è che una sostanza che viaggia attraverso gli ureteri (due piccoli tubicini che trasportano l’urina) , un ammasso di cristalli, che va via con l’urina stessa. Se invece i calcoli tendono a ingrossarsi, inevitabilmente ostruiranno i canali dell’uretere, provocando occlusione e dunque dolore. Ancora oggi, non è spiegabile come avvenga la formazione del calcolo. I medici, sostengono che alcuni pazienti tendono ad una netta predisposizione rispetto a questa stessa patologia, predisposizione che si concretizza nella manifestazione del calcolo stesso con l’assunzione di un determinato cibo. In pazienti generalmente non predisposti, invece, il calcolo, si forma sempre per l’assunzione di un cibo particolare che ne determina la cristallizzazione e di conseguenza la formazione. Quando il calcolo si muove nelle stesse vie urinarie, causa il dolore, perché rappresenta un corpo estraneo che non può essere espulso. Il dolore corrisponde alla colica renale. I calcoli possono essere rinvenuti con una radiografia, attraverso la quale sarà possibile comprendere la grandezza del calcolo e il punto in cui esso si è collocato. La cura, solitamente dipende da questo. La colica viene curata con antispastici e antidolorifici, ma se il calcolo si presenta di grosse dimensioni, dovrà essere eliminato con un intervento chirurgico. In linea di massima, l’unica soluzione per prevenire e curare i calcoli che causano le coliche renali sono il bere moltissima acqua. Questa terapia, generalmente è consigliata dai medici stessi, che oltre agli analgesici, consigliano anche l’assunzione di molti litri d’acqua al giorno. Il calcolo deve essere conservato una volta espulso: può essere raccolto durante la minzione usando un colino o anche un recipiente qualsiasi. Precedentemente, le coliche spastiche renali, erano le più diffuse, perché i calcoli quando tendevano ad ingrossarsi, scatenavano dolore e dovevano essere eliminati solo con l’intervento chirurgico. Oggi giorno, invece, i calcoli, possono essere eliminati anche diversamente. Possono essere bombardati, e quindi frantumati ed eliminati naturalmente attraverso la minzione. Possono essere curati, attraverso la dieta giusta. La colica renale dunque, in un modo o nell’altro, viene presa quasi sempre in tempo. Nel caso della colica biliare invece, accade che la causa che scatena il dolore e l’infiammazione è da ricondurre all’ingestione di un pasto eccessivamente pesante che inevitabilmente scatena l’infiammazione, il dolore e lo spasmo. La sintomatologia della colica renale è parecchio specifica: essa si manifesta con difficoltà nella minzione e spesso sanguinolenta, vomito, diarrea e anche in questo caso innalzamento della temperatura. Ne caso di colica renale, è bene consultare un medico e provvedere ad un’eventuale analisi delle urine. Durante il periodo di convalescenza, l’ideale è restare a letto, tenendo una borsa d’acqua calda sulla zona interessata.
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Nella colica addominale invece, il dolore non tende a localizzarsi in un punto preciso dell’addome, ma si irradia partendo da questo punto in particolare in molti altri punti dell’addome stesso, quindi verso l’alto e verso il basso. La sintomatologia è anche in questo caso dolorosa e molto acuta. La colica intestinale, si palesa con diversi dolori e scariche di diarrea, accompagnate da senso di vomito. Se invece, il dolore si manifesta a causa di un’impossibilità nel defecare, la colica è determinata da un problema di occlusione intestinale. Anche in questo caso è consigliato il massimo riposo, con applicazioni tiepide sul ventre. E’ importante consultare il medico per iniziare la cura appropriata che tenda a lenire il dolore. Solitamente le coliche si manifestano con dolori insopportabili, ma non risultano essere particolarmente pericolose per la salute del paziente. Questa patologia è assolutamente curabile e tra l’altro non longeva nel tempo. Le coliche che sono generalmente sempre causate da un’infiammazione, sono accompagnate da una serie di patologie concomitanti come le coliti. Questo particolare tipo di patologia, spesso si accompagna ad un problema generato da fattori psicologici, come l’ansia, lo stress, o anche da problemi di origine alimentare, o anche da aerofagia. Le coliche possono manifestarsi anche nei neonati. In questo caso, è bene saperle riconoscere, per riuscire a curare nel modo più appropriato il proprio bambino. La colica nel neonato si manifesta per cause specifiche: generalmente il neonato sviluppa una sorta di intolleranza al latte materno o anche a quello artificiale. Il bambino tende a palesare la sintomatologia in maniera chiara, contraendosi su se stesso, portando le gambe alla pancia e piangendo ininterrottamente. In questo caso, è necessario consultare un medico, e sospendere eventualmente la somministrazione del latte che causa il dolore. La terapia consigliata in casi come questi, o anche in casi di coliche spasmodiche (negli adulti) è una terapia antinfiammatoria, antispastica, antidolorifica e nei casi gravi antibiotica. Il riposo è sempre consigliato, soprattutto nei casi più gravi, onde evitare sforzi, affaticamenti o anche peggioramenti.
Le coliche come sottolineato sopra, risultano essere facilmente riconoscibili per la sintomatologia, e facilmente scatenabili perché dipendono da problematiche legate ad un’alimentazione scorretta. In tutti i tipi di colica, le cause si connettono in un modo o nell’altro al cibo, alla mancanza d’acqua o in casi particolari ad un’intolleranza (come nel caso dei neonati). La colica quindi, può essere “evitata”, o meglio prevenuta, cercando di seguire una corretta alimentazione. Mangiare sano, e bere molta acqua, è il passepartout della salute. La maggior parte delle patologie, derivano infatti dal cibo, da una sregolatezza alimentaria, dall’assunzione minima di cibi salutari ed eccessiva di cibi grassi e tendenzialmente dannosi. Seguire una dieta non ferrea, ma quantomeno equilibrata e sana, che si basi sull’assunzione quotidiana di cibi contenenti vitamine, minerali, oligoelementi e proteine, è il passo più importante verso il benessere. Frutta, verdura, carni bianche e pasta, anche se in quantità minime vanno assunti ogni giorno. Gli alimenti critici da evitare in caso di problematiche del genere sono tutti i grassi, i fritti, i cibi che possono tendenzialmente provocare acidità e ancora (per ovviare alla colica renale) tutti gli alimenti che contengono ossalato come: arachidi, cioccolato, patate, uva, pepe, lamponi, fragole, spinaci, germe di grano. E’ molto importante sapere cosa causa una patologia, perché dalla causa, il problema può essere tranquillamente evitato (almeno in parte), cercando di seguire una linea di condotta alimentare sana ed equilibrata.
Le coliche gassose, molto frequenti nei bambini ma anche negli adulti, sono provocate da un eccesso di gas nel tratto gastrointestinale e causano dolori addominali, soprattutto localizzate nell'addome medio. Il sintomo principale è quello di sentire lo stomaco e la pancia gonfi, con dolori intensi se la zona viene premuta. Le coliche gassose sono dovute principalmente ad un alimentazione scorretta. Chi, ad esempio, continua ad assumere (inconsciamente) alimenti a cui è intollerante, spesso capita con i latticini, soffrirà inevitabilmente di questo problema. Per questo motivo, è importante sottoporsi ad alcuni test e analisi se si soffre frequentemente di questo disturbo, per scoprire quali sono gli alimenti da evitare, per escluderli definitivamente dalla propria dieta. Oltre ad un alimentazione più sana ed equilibrata, è utile praticare dei massaggi circolari nella zona dell'addome per facilitare la fuoriuscita del gas ed alleviare il dolore.
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