Elettrocardiogramma da sforzo

Elettrocardiogramma da sforzo

Diversamente dal test basale, eseguito a riposo, l'elettrocardiogramma da sforzo viene svolto durante un affaticamento fisico progressivo. Il motivo per cui è bene sottoporsi periodicamente a questa metodologia diagnostica, è dato dal fatto che durante uno sforzo fisico il cuore aumenta notevolmente il carico di lavoro e quindi, si potrebbero verificare delle alterazioni cardiache non osservabili durante il normale riposo. L'elettrocardiogramma da sforzo è essenziale per diagnosticare l'esistenza di una patologia cardiovascolare chiamata "cardiopatia ischemica". Questa problematica cardiaca è dovuta ad uno squilibrio tra il consumo di ossigeno del cuore e le sue effettive richieste metaboliche. Durante il test, l'evidenza di alterazioni in parametri quali il tracciato elettrocardiografico, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa permette di valutare la presenza e la gravità della cardiopatia ischemica.
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La cardiopatia ischemica

Mantenere il cuore in forma Il cuore è un organo caratterizzato da alte richieste metaboliche, necessita cioè di un apporto costante di ossigeno e nutrienti. I vasi sanguigni deputati al trasporto di ossigeno dell'organo cardiaco sono le arterie coronarie. Una ridotta funzionalità delle coronarie comporta un minor afflusso di sostanze nutritive e determina la cardiopatia ischemica, una delle principali cause di morte dei paesi occidentali. Condurre uno stile di vita sano, minimizzando i fattori di rischio quali fumo, obesità e sedentarietà riduce le possibilità d'insorgenza della patologia. Tuttavia è necessario eseguire regolarmente visite mediche cardiologiche per tenere sotto controllo la buona funzionalità del sistema cardiovascolare. L'elettrocardiogramma da sforzo è uno strumento importantissimo per valutare la salute cardiaca.

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Esecuzione elettrocardiogramma da sforzo

Applicazione degli elettrodi ECG Il soggetto che esegue l'elettrocardiogramma da sforzo dovrà indossare abbigliamento sportivo e scarpe comode. Dopo aver applicato gli elettrodi al torace, il medico eseguirà un elettrocardiogramma a riposo, per valutare le condizioni cardiache basali del paziente, dopodiché inizierà il test sotto sforzo mediante cyclette o treadmill. Il carico di lavoro viene aumentato progressivamente fino alla soglia della frequenza cardiaca che dipenderà dall'età e dal sesso del soggetto. La durata della prova da sforzo è di circa 20 minuti, ma può ovviamente essere interrotta dal medico nel caso venga ritenuto opportuno. Durante il corso del test viene costantemente monitorata l'attività cardiaca e considerati eventuali disturbi fisici avvertiti dal paziente.


Validità dell'esame

Elettrocardiogramma sotto sforzo Una volta eseguito l'elettrocardiogramma sotto sforzo, oltre ad analizzare i parametri acquisiti dallo strumento, il medico valuterà eventuali problematiche insorte durante il test. Il paziente infatti, pur mostrando un tracciato elettrocardiografico normale, durante la prova fisica potrebbe aver accusato dei disturbi respiratori, dolori toracici e un affaticamento eccessivo. In questo caso il medico potrà ritenere opportuno approfondire il problema eseguendo altri test diagnostici. L'elettrocardiogramma sotto sforzo è una metodologia generalmente sicura, tuttavia non può essere eseguita in persone che abbiano subito infarto del miocardio entro le 48 precedenti o che presentino particolari patologie cardiovascolare come ad esempio lo scompenso cardiaco e l'angina instabile.




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