Il piede sinistro gonfio potrebbe dipendere da una trombosi venosa, patologia molto comune ma non sempre correttamente riconosciuta. Al livello delle vene si forma un trombo, ovvero un coagulo di sangue, che blocca la normale circolazione. Ciò comporta un anomalo gonfiore della gamba e del piede, varici, macchie scure sulla pelle, ulcere, senso di pesantezza e difficoltà nella deambulazione. Per curare la malattia è importante diagnosticarla. Per risultati certi, il paziente deve sottoporsi all'ecocolordoppler, un esame specifico in grado di rilevare la presenza di un trombo. In caso positivo, verrà prescritta una cura a base di anticoagulanti, cioè farmaci che fluidificano il sangue. Seguendo la terapia prescritta, il piede sinistro gonfio guarirà nel giro di pochi giorni e senza alcuna complicazione. Potrebbe tornare utile utilizzare una calza elastica durante il giorno, perdere peso se necessario e dedicarsi regolarmente all'attività fisica.
Il piede sinistro gonfio può essere un chiaro sintomo di infiammazioni articolari. Il termine generico indica una serie di patologie ed eventi traumatici che comportano gonfiore e dolore monolaterale. Nel caso di infortuni, stiramenti e strappi muscolari, fratture e contusioni il paziente registrerà debolezza nei movimenti, forte dolore, perdita temporanea delle funzioni dei muscoli, piccole macchie sopra la sezione danneggiata. Per risolvere il problema nel più breve tempo possibile bisogna evitare di gravare sul piede sinistro gonfio. Non è consigliabile percorrere brevi o medi spostamenti. Pertanto, è opportuno fasciare la parte e riposare l'arto su un supporto rialzato, come per esempio un cuscino. Potrebbero tornare utili le applicazioni di ghiaccio o pomate specifiche per il trattamento. Qualora il disturbo dovesse persistere nel tempo, consultare immediatamente un medico.
Il piede sinistro gonfio potrebbe essere il sintomo di un edema linfatico, un patologico accumulo di linfa a livello cutaneo e sottocutaneo. Il linfedema si genera a seguito di traumi, interventi chirurgici o trombosi venosa. In questo caso, il sistema circolatorio linfatico non riesce a drenare l'eccessiva linfa che si riversa pertanto nei tessuti. L'edema linfatico si può sviluppare anche a seguito di paralisi della muscolatura dei condotti linfatici oppure di malformazioni dalla nascita. L'edema linfatico non correttamente curato potrebbe comportare delle infezioni cutanee (definite in termine medico linfangite), le quali si manifestano con febbre molto elevata, dolore locale ed arrossamento cutaneo. Per curare il piede sinistro gonfio, anche in questo caso, bisogna identificare la patologia con un ecocolordoppler delle arterie e delle vene periferiche e quindi scegliere la strategia terapeutica più adeguata.
COMMENTI SULL' ARTICOLO