La periartrite spalla (chiamata anche periartrite scapolo omerale), è una malattia degenerativa che colpisce la spalla, può presentarsi sia in forma acuta che cronica. La "forma acuta" chiamata anche "spalla dolorosa", viene individuata dal modo in cui tende a manifestarsi: un dolore improvviso e violento alle articolazioni che può peggiorare nel giro di poche ore, bloccando qualsiasi movimento del braccio. In alcuni casi questi sintomi si prolungano anche per alcuni mesi prima che si riescono ad eliminarli con una cura adatta ed efficace. Invece la "forma cronica" si manifesta gradualmente senza nessun attacco forte ed improvviso. Inizia con un blocco momentaneo dell'arto in cui si accusa dolore solo quando si cerca di sollevarlo oppure nell'effettuare una rotazione interna. Questo disturbo può durare alcuni anni se non viene opportunamente curato.
I sintomi che si presentano all'insorgere di una periartrite spalla sono diversi, il principale è indubbiamente la comparsa del dolore che si manifesta sia con il braccio a riposo che in movimento, queste limitazioni ci portano a capire che si tratta di una borsite. Cercare di portare il braccio sopra alla testa diventa un movimento impossibile da poter effettuare, causa dolori atroci che si irradiano lungo tutto il lato superiore del braccio e della faccia. Questi dolori sono soggetti a manifestarsi anche di notte, causa i movimenti del corpo non controllabili durante il sonno, oppure dalla compressione subita dall'arto sotto il peso dl corpo. Mentre se non si verifica nessuna interruzione dei movimenti, sono causati da una tendinite del muscolo bicipite del braccio o del muscolo infraspinato.
Quando si accusa una periartrite spalla viene sempre coinvolta la "cuffia dei rotatori", in questo termine vengono inclusi un complesso di tendini, muscoli e borse sierose che hanno il compito di mantenere in sede fissa la spalla e stabilizzare i movimenti articolari dello scapolo omerale. Quindi per potersi accertare che si tratta di una periartrite spalla è essenziale scoprire quali sono le strutture anatomiche infiammate. Una risonanza magnetica porta in risalto alterazioni provocate dalla calcificazione dei tendini, oppure dall'infiammazione delle borse sierose che non riescono a trattenere il liquido riversandolo nelle articolazioni. Anche una ecografia alla spalla può portare al rilevamento di queste alterazioni ed è meno nociva di una risonanza magnetica. Se è necessario intervenire chirurgicamente viene effettuata un'artroscopia, che consiste nell'inserimento di una sonda a fibre ottiche all'interno della scapola che mette in risalto le condizioni delle diverse strutture ed intervenire in risanamento dei danni rilevati.
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