La colonna vertebrale è una sorta di asse flessibile che sostiene l'intero corpo, dalla base del cranio fino al bacino. È formata da una serie di ossa corte articolate tra loro e posizionate una sull'altra: le vertebre, di struttura irregolare. Tra le vertebre si trovano dei dischi fibrocartilaginei con funzione ammortizzante delle forze dinamiche e statiche a cui la colonna è costantemente soggetta. In alcuni casi il disco può spostarsi all'indietro, formando un'ernia, comprimere una radice nervosa (sensitiva e motoria) ed irritarla. L'ozonoterapia per l'ernia del disco, o meglio l'ossigeno-ozonoterapia, perché impiega una miscela dei due gas, dà ottimi risultati nell'80-90% dei pazienti che vi si sottopongono, è riconosciuta dal Ministero della Sanità e approvata dall'Istituto Superiore di Sanità. È inoltre erogata dal Servizio Sanitario Nazionale in alcune regioni.
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Il dolore in zona lombare è provocato dal disco vertebrale 6 volte su 10, o a causa di un'ernia o anche di una più semplice protrusione. L'ossigeno-ozonoterapia è inoltre utilizzata anche per altre patologie, tra cui le contratture muscolari, l'artrosi vertebrale, i dolori miofasciali e la sacro-ileite. Annualmente il 10% della popolazione si reca dal medico per un mal di schiena, soprattutto lombalgia, sciatalgia, oltre che cervicalgia. I problemi della colonna vertebrale sono estremamente frequenti dopo i 50 anni d'età. Le infiltrazioni periarticolari della miscela ossigeno-ozono svolgono un'azione antinfiammatoria, oltre che antidolorifica. La metodica diminuisce la produzione dei mediatori dell'infiammazione, come le prostaglandine, e la serotonina, decarbossilata grazie all'ozono, riduce la sintomatologia dolorosa, la permeabilità dei vasi sanguigni e altri fattori infiammatori.
La terapia ha la capacità di ridurre la dimensione dell'ernia discale e quindi anche la compressione sulla radice nervosa. L'ozono influisce sul sistema nervoso autonomo, ristabilendo il tono delle pareti dei vasi sanguigni del plesso periradicolare, in modo da decongestionare il forame di coniugazione e lasciare più spazio per le radici dei nervi. La tecnica stimola la microcircolazione e quindi la fornitura di ossigeno ai piatti delle vertebre, rallentando o fermando la degenerazione del disco e migliorandone lo stato di salute e la funzionalità. La terapia diminuisce l'edema periradicolare infiammatorio, l'ischemia e la formazione di composti da parte della stessa ernia che possono irritare il ganglio sensitivo. L'ozonoterapia per l'ernia del disco non ha effetti dannosi indesiderati e generalmente non causa allergie. La procedura si effettua in ambulatorio con iniezioni paravertebrali nei muscoli e sotto la pelle.
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