Ci sono tre tipologie fondamentali di ernia iatale e cura relativa: 1. Ernia da scivolamento. Questa è la più diffusa, non è fissa e può muoversi in su e in giù, attraverso il diaframma. La piccola ernia di solito non dà problemi e non si avverte nemmeno. 2. Ernia fissa. La parte alta dello stomaco resta bloccata nel torace ma generalmente non provoca gravi sintomi. A volte però è l'esofago ad avere disturbi. 3. Ernia mista o complicata. È assai rara ed anche tutto lo stomaco può essere intrappolato nella cavità toracica. Nella maggior parte dei casi quest'ernia causa fastidi e può essere necessario intervenire chirurgicamente. Qualunque tipo di ernia iatale è più frequente al di sopra dei 50 anni e colpisce soprattutto la donna, specie in gravidanza, a causa della pressione addominale verso l'alto.
A Taste of the Good Life: A Cookbook for an Interstitial Cystitis Diet Prezzo: in offerta su Amazon a: 114,31€ |
L'ernia iatale, in particolare quella da scivolamento, non causa problemi alla maggior parte degli individui. In alcuni casi si avverte bruciore di stomaco e rigurgito acido. Nel caso dell'ernia fissa il paziente ha un reflusso gastro-esofageo cronico che potrebbe arrivare a provocare ulcere e sanguinamento e, in certi soggetti, anche asma. Raramente può causare anemia. Se l'infiammazione della parte bassa dell'esofago perdura a lungo, le ulcere e i restringimenti che si verificano rendono difficoltoso deglutire e far entrare il cibo nello stomaco. Può succedere che altre patologie dolorose, come dispepsia, dolore addominale, ulcera gastrica o problemi cardiaci vengano attribuiti dal paziente all'ernia che solitamente non dà gravi dolori. Solo il medico può effettuare una diagnosi differenziale.
La diagnosi si effettua mediante radiografia con mezzo di contrasto. A questo esame è spesso abbinata la gastroscopia. L'ernia iatale si cura soltanto se provoca sintomi fastidiosi come frequente bruciore di stomaco e deglutizione difficile. È necessaria una cura anche per le infiammazioni e ulcerazioni dell'esofago. Alcuni farmaci riducono l'acidità gastrica e altri migliorano il tono dell'esofago riducendo il reflusso. Si sconsiglia di fumare, bere caffè, alcolici e bevande gassate, mangiare cioccolato e agrumi, cibi troppo grassi e contenenti menta e spezie piccanti perché tutti favoriscono il reflusso gastro-esofageo. I pasti devono essere più piccoli e frequenti e occorre evitare di coricarsi nelle prime ore dopo aver mangiato per non favorire il rigurgito acido.
COMMENTI SULL' ARTICOLO