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La tirosina è alla base della sintesi di ormoni e neurotrasmettitori essenziali per il buon funzionamento dell'organismo. La dopamina e la noradrenalina hanno la tendenza ad essere ridotti nel paziente depresso e per questo l'uso dell'amminoacido come integratore può aiutare a contrastare le fasi di depressione minore e diventare più attivi mentalmente ed emotivamente. La sostanza è importante anche per la formazione dell'adrenalina e degli ormoni tiroidei, come la tiroxina, è coinvolta nella sintesi delle proteine e fa parte di molte strutture del corpo. Inoltre svolge un ruolo nella secrezione di GH (ormone della crescita), nella produzione di globuli rossi e bianchi e del pigmento melanina, che si trova nella pelle, nei capelli e nell'iride. In natura è presente soprattutto in cibi come: soia, carni bianche, pesce, formaggi, uova e frutta secca.
Innalzando la quantità di adrenalina, noradrenalina e dopamina nel sangue, la supplementazione di tirosina pura consente di avere più energia mentale e fisica per affrontare situazioni impegnative e stressanti, come alcuni lavori e l'attività sportiva. L'amminoacido aumenta la concentrazione e l'attenzione e mantiene più svegli, anche di notte se necessario. Per questo è stata molto usata dai piloti militari nella guerra delle Falkland. Il prodotto influenza anche positivamente il metabolismo basale portando a bruciare più grassi. Il dosaggio consigliato è di 500-1.500 mg ad assunzione, per tre volte al giorno, prima di colazione, pranzo e cena. Gli sportivi devono assumere il prodotto in particolare poco prima dell'allenamento (1.000-3.000 mg) per sostenere alte intensità, eventualmente in combinazione con altri integratori, come per esempio la caffeina (100-200 mg) e il glucosio (20-30 g).
L'eccesso di tirosina può dare degli effetti collaterali e non bisogna superare le dosi consigliate. Di solito comunque è ben tollerata ma alcuni individui sensibili hanno accusato mal di testa e bruciore di stomaco. L'integratore a dosi elevate può interferire negativamente nei cicli degli altri amminoacidi (come la fenilalanina) soprattutto in chi segue una dieta ipocalorica. Il prodotto è controindicato per chi soffre di ipertensione arteriosa, cefalea ed emicrania e per chi è in terapia con farmaci inibitori non selettivi delle MAO. Non deve essere assunto da chi è affetto da fenilchetonuria e melanoma. La tirosina è sconsigliata anche nei pazienti ipertiroidei, quelli affetti dal morbo di Basedow o che sono in cura con farmaci contro l'ipotiroidismo (tiroxina). L'assunzione del prodotto è da evitare nel modo più assoluto se si assume la levodopa, contro il morbo di Parkinson.
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