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E’ importante in primis seguire un’alimentazione corretta, che si basi su carboidrati, proteine, vitamine ed oligoelementi. Saranno questi a fornire in primis l’energia necessaria all’organismo. Ad un’alimentazione equilibrata, dovrà seguire un programma sportivo preciso, che si basi su una serie di variabili fondamentali. Quando, quanto e come correre, dipende dall’età, dall’allenamento, dal peso corporeo, dall’atleticità, dalla resistenza. Il programma di corsa, deve seguire una parabola ascendente costante. Si deve partire da un allenamento di tipo basico, preceduto da un riscaldamento, effettuato con esercizi di stretching. La corsa, in fase iniziale deve essere lenta e pausata; è meglio iniziare a passeggiare per circa un’ora, per poi passare alla camminata a passo svelto ed infine alla corsa. Il tutto va effettuato in un tempo abbastanza dilatato. Questa regola poco si sposa con il concetto di pigrizia, con chi è convinto che un allenamento a bassa frequenza costante favorisca comunque il dimagrimento. Questo tipo di concezione, è stata maturata sui cardio-fitness delle palestre, dove si passeggia in salita o in discesa, senza effettuare il minimo sforzo. Si rimane cosi allo stadio di partenza. E’ necessario avere convinzione quando si inizia un percorso di dimagrimento abbinando una sana dieta, ad un corretto allenamento. Il corpo umano, è perfettamente in grado di trasformare ciò che ingeriamo in energia e quindi i carboidrati in grassi e ed i grassi in energia. Questo meccanismo perfetto viene attivato in maniera automatica e viene sollecitato da una corsa costante e giusta. Chi corre lentamente, tende a bruciare solamente i grassi, perché ne diminuisce la riserva con la corsa stessa. Chi corre invece troppo velocemente, tende invece a bruciare le riserve di carboidrati, che andrebbero a sostituire i grassi persi nella scorta.
Una corsa va effettuata dunque con una certa velocità, senza però mai superare le proprie possibilità di resistenza. Chi per esempio acquisisce circa duemila calorie al giorno attraverso l’alimentazione, correndo lentamente, tenderà a bruciare circa trecento calorie, e quindi pochissimi grassi. E’ solo la riserva quella che verrà intaccata, ragion per cui non si arriverà mai a perdere peso. Per questo motivo si parla di connubio perfetto tra alimentazione e corsa. Per perdere peso ed arrivare a bruciare i grassi in più a quelli di scorta, è necessario assimilare meno di duemila calorie, aumentando di pari passo la potenza nella corsa. La corsa veloce, va bene si, ma non deve corrispondere alla potenza fisica. Non ci si deve sfinire durante un percorso, perché non è la potenza fisica stessa a garantire il dimagrimento effettivo. Questo fatto ce lo dimostra la fisica, che ci insegna che è il lavoro effettuato nel tempo che garantisce il dimagrimento e non la potenza. Bisogna effettuare un numero alto di chilometri nel tempo che si ha a disposizione. Bisogna andare ad una certa velocità effettuando dunque un certo numero di chilometri, in questa maniera certamente si otterrà un maggiore consumo di energie. Una corsa che parte con un certo numero di chilometri all’ora, porterà il corridore a stancarsi dopo pochissimo. La fiacchezza, sarà determinata da una serie di fattori, che sono i muscoli fuori allenamento, la frequenza cardiaca eccessiva, la mancanza di ossigenazione. Dunque, è preferibile scegliere di correre ad una certa velocità, che sia costante, né eccessivamente lenta, né eccessivamente veloce, percorrendo un chilometraggio maggiore. L’organismo durante la corsa, deve maggiormente utilizzare acidi grassi e non il glucosio. Quando questo accade, si ha la possibilità di ritrovare il peso forma anche correndo, perché ci sarà una perfetta corrispondenza tra ciò che si mangia e ciò che si brucia. I risultati migliori, risulteranno essere visibili solo col tempo, perché è il tempo che aiuterà il soggetto in questione a trovare la propria linea attraverso la giusta alimentazione. A tavola, è bene dosare i carboidrati. Questi infatti si trasformano subito in grassi, ed i grassi vanno ad alimentare la scorta stessa e contemporaneamente vanno a localizzarsi. Se si corre si consumerà solo una minima parte dei grassi in eccesso, mentre la quantità di carboidrati, che andrà ad alimentare le riserva e i grassi stessi, sarà sempre maggiore rispetto alle proteine e alle vitamine. Per equilibrare il tutto è necessario ridimensionare il quantitativo di carboidrati effettuando una dieta dissociata per esempio.
E’ importante anche sapere quando correre e dove. Sul quando esistono diverse opzioni. Si può correre al mattino, di pomeriggio o anche a sera, con il tramonto. La scelta del momento specifico della giornata dipende da una serie di fattori tra cui il tempo a disposizione. Si corre solitamente prima del lavoro, e quindi di primo mattino, anche per ricaricarsi appena svegli, entrando immediatamente a contatto con la strada, con la natura, col silenzio di un luogo che ancora dorme. Si corre a sera, al tramonto, dopo le attività quotidiane, prima di cena, per scaricare la tensione, lo stress, il peso delle attività svolte che molto spesso costituiscono un carico eccessivamente pesante. Si corre anche quando si desidera spezzare la routine, quando si vuole staccare la spina da tutto e tutti, combinando il piacere con il dovere di portare a termine un programma atletico assolutamente positivo. Le corse del mattino sono scelte da chi sa di non avere tempo a disposizione per il resto della giornata. Il mattino è il momento della giornata maggiormente gettonato, perché non prevede stop per l’allenamento. Ci si può allenare in qualsiasi stagione, anche in inverno, dalle sette alle otto del mattino, o anche prima nel periodo primaverile o estivo. Al mattino è preferibile correre a digiuno, per due motivi: il primo è il non incorrere in problematiche digestive dettate poi dalla seguente corsa ed il secondo è che è possibile correre anche a digiuno, anzi è preferibile. Chi non riesce a percorrere che pochi metri senza aver mangiato, ha un fisico eccessivamente debole. E’ importante non effettuare sforzi eccessivi nella corsa al mattino perché, comunque si tenderà a sentirsi molto stanchi per tutto l’arco della giornata. Inoltre, è importante riscaldarsi bene, quindi eseguire lo stretching per un tempo più lungo, prima di iniziare a correre. Chi corre a sera, deve evitare strade pericolose e tortuose, essendo la qualità della luce scarsa. E’ meglio scegliere strade di città, location conosciute. In questo caso il riscaldamento può essere anche breve. D’estate è bello correre sulla spiaggia, a sera o comunque al mattino. La sensazione della terra che scivola sotto i piedi, allontana ogni pensiero. Il vento che sferza la faccia, il corpo che si libera da ogni peso, la mente che si libera da ogni negatività. Il corpo ritrova la forma, correndo. Contemporaneamente si ritrova il buonumore e una grandissima sensazione di pace. La corsa diventa dunque la metodologia giusta per raggiungere l’equilibrio corporeo e se stessi, senza avere più paura del risultato della bilancia.
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