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La pratica dello spazzolamento è di fondamentale importanza, poiché è attraverso questo processo che i denti vengono puliti completamente; la comune pratica di pulizia dentale, prevede uno spazzolamento orizzontale da destra a sinistra e da sinistra a destra. Gli stessi spot televisivi ci insegnano che lo spazzolino compie questo tipo di movimento all’interno della bocca. In realtà al contrario di quanto pensiamo la pratica dello spazzolamento va eseguita dal basso verso l’alto sia sulla parte esterna dei denti che sulla parte interna di essi, perché solo in questo modo si potrà eliminare lo sporco in eccesso, la placca, i residui di cibo ed i batteri che portano alla formazione di carie. Se i denti vengono spazzolati orizzontalmente, lo sporco che si trova negli interstizi stretti della dentatura, non verrà spostato, o verrà spalmato da una parte all’altra, secondo il movimento. La bocca, deve restare impastata di dentifricio per circa venti minuti, per effettuare un lavaggio corretto di tutta la bocca, compresa la lingua. Altro strumento fondamentale per la rimozione della placca e che impedisce la formazione della carie è il filo interdentale. Questo filo, va appunto inserito tra gli interstizi presenti tra dente e dente e va fatto scivolare tra essi. Una volta rimosso, su di esso si troveranno accumulati tutti i residui di sporco.
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Una buona e corretta igiene orale, costituisce il primo passo per combattere l’insorgenza della carie, una delle malattie più comuni e diffuse dei denti. La carie è una malattia che attacca i denti, ed è causata generalmente proprio da una scorretta igiene orale, o dall’abbassamento delle difese immunitarie, che favoriscono l’attaccamento dei batteri al dente che viene prima lesionato nella sua parte superficiale, e poi attaccato in profondità nella polpa. Solitamente la carie porta dolore, sia al dente in particolare sia alla gengiva comportando problematiche di masticazione, sanguinamenti e ipersensibilità alle bevande calde e fredde. Il dolore, nella maggior parte dei casi, si presenta quando già la carie è arrivata in profondità. Spesso infatti capita di non accorgersi dell’attacco dei batteri in corso, proprio a causa del fatto che la carie inizialmente non è particolarmente visibile, e non comporta dolori; quando questa arriva in profondità, sensibilizza maggiormente il dente attaccato, e di conseguenza provoca dolore. Le cause della carie sono legate a diversi fattori tra cui la flora microbica che si trova nella bocca, lo stato di salute dell’individuo e le sue abitudini alimentari. Un’alterazione delle tre variabili porta all’insorgenza di carie: un alimentazione ricca di zuccheri per esempio, una scorretta igiene dentale, un alterazione della flora microbica o un calo delle difese immunitarie sono tra le principali cause da annoverare in relazione a questa patologia. Nel nostro cavo orale sono presenti numerosissimi batteri tra cui lo streptococco mutans. Questo batterio sintetizza l’acido lattico fornico sciogliendo i tessuti duri del dente, intaccando lo smalto e portando ad un perforamento del dente che genera l’infezione e quindi la carie. Altri fattori che portano all’insorgenza di questa problematica sono le cattive abitudini alimentari, che non riguardano solo strettamente l’utilizzo di cibi contenenti saccarosio, ma anche l’abitudine al consumo di pasti ulteriori a quelli classici (consumati fuori casa), dopo i quali i denti non vengono lavati. Assumendo una quantità elevata di zuccheri il ph della bocca verrà decisamente alterato e di conseguenza determinerà la demineralizzazione del dente. Bisogna dunque preventivamente lavare i denti mezz’ora dopo ogni pasto poiché nei primi minuti l’acidità della bocca comporta una demineralizzazione ulteriore se associata allo spazzolamento dei denti stessi.
Altro fattore importante che incide sulla formazione della carie è la struttura dell’arcata dentaria: se questa si presenta disarmonica, ovvero se i denti sono accavallati o storti, sarà più facile che si formi la placca e di conseguenza il tartaro, elementi di difficile rimozione anche per lo spazzolino. Anche la saliva combatte la carie ma se subisce delle alterazioni può portare ad un abbassamento del sistema immunitario della bocca. Quando la carie arriva alla polpa del dente bisogna ricorrere all’aiuto di un igienista dentale poiché non vi sono cure alternative. La terapia idonea per la carie consiste nell’apertura della camera pulpare e nell’asportazione completa della polpa; dopo questa operazione effettuata con strumenti meccanici o manuali, bisognerà disinfettare bene la zona e proseguire all’otturazione della stessa. In alcuni casi il dente potrà essere salvato, con una sorta di incapsulamento del dente stesso che protegge la parte interessata e lesa e inoltre garantisce un risultato estetico positivo. In fase preventiva è bene utilizzare dentifrici al fluoro che favoriscono la remineralizzazione dello smalto dentale evitando l’insorgenza di batteri ed attaccamento di essi alle superfici dentali. E’ inoltre importante spazzolare bene i denti e sottoporsi ad un controllo dentistico almeno due volte l’anno. Generalmente la bocca presenta dei meccanismi di difesa nei confronti dei batteri; questi meccanismi di difesa si trovano nella saliva e negli anticorpi presenti nelle cellule del sangue. Se però i batteri proliferano e i meccanismi di difesa si abbassano può insorgere la carie. Di solito dopo una attenta spazzolatura dei denti non si presentano microbi e batteri di nessun genere ma ad un esame attento può esserci comunque la formazione di una pellicola salivare di glico-proteine che viene a cedere attaccata dai batteri; il processo è velocissimo: dopo dodici ore dall’inizio sulla patina del dente ci sono circa dieci strati di batteri; dopo ventiquattro ore gli strati di batteri arrivano a cento e dopo le quarantotto ore superano i trecento.
La sintomatologia si presenta sotto forma di nevralgie che portano a dolori diffusi su tutta l’arcata dentaria che aumentano con il contatto di qualsiasi cibo o liquido. Spesso la polpa dopo alcuni giorni va in contro ad un ischemia e porta la scomparsa del dolore: l’ischemia infatti provoca la necrosi della polpa e quindi porterà la proliferazione dell’infezione oltre il dente comportando ascessi che arrivano fino al nervo e all’osso del dente in questo caso non esistono cure poiché il dente è ormai cariato fino al midollo e va quindi asportato. Proprio per evitare di arrivare a questo punto è importante consultare un igienista dentale ai primi sintomi di dolore e mantenere una corretta igiene orale quotidianamente per più volte al giorno. I denti più colpiti dalle carie sono i molari poi seguono in ordine i premolari, poi i canini e gli incisivi. Questo accade perché i molari sono maggiormente coinvolti nella masticazione e quindi sono sempre a contatto con il cibo ed inoltre perché questi hanno una superficie non liscia ma frastagliata per cui è difficile anche nello spazzolamento rimuovere i residui di cibo che ristagnando portano all’insorgenza di batteri. L’attacco acido è al suo top nei primi dieci minuti dopo i pasti e i batteri generalmente proliferano di più durante la notte che rispetto al giorno, per questo motivo è bene lavare i denti dopo ogni pasto e prima di andare a dormire. La carie può inoltre presentarsi nei soggetti che portano protesi e otturazioni. Queste ultime in particolare vanno fatte controllare dal proprio dentista in maniera regolare poiché dopo un tot di tempo perdono la loro efficienza e sono soggette a cadere. Nella zona che resta vuota è più facile che il cibo si infiltri e che i batteri proliferino. I batteri trovano terreno fertile nella saliva e nel cibo e attaccano la dentina che è il rivestimento del dente, ovvero la sua barriera dura. La carie infatti si presenta con una macchia scura, come già detto quando la carie arriva alla polpa il dolore diventa insopportabile. Poiché le carie sono particolarmente dolorose e poiché nei casi peggiori comportano l’intervento del dentista è importante tenere sempre la bocca pulita sottoponendosi a continui controlli. Avere un bel sorriso significa avere una marcia in più, il sorriso infatti, è uno strumento di seduzione e di socializzazione poiché migliora l’espressione e la luminosità del viso e della dentatura stessa!
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