Esame colposcopico

Che cos'è un esame colposcopico

Ogni anno sono molte le donne che si sottopongono a un esame colposcopico; questo esame viene effettuato in maniera rapida, in quanto non è prevista l'anestesia. Il suo scopo è prevenire e diagnosticare l'eventuale presenza di tumore al collo dell'utero. L'esame colposcopico consiste essenzialmente in un'ispezione visiva della cervice, del collo dell'utero e della vagina. Lo strumento (colposcopio) è dotato di un sistema di illuminazione per consentire un esame più accurato e uno di ingrandimento. Infatti si impiegano una serie di lenti che forniscono un ingrandimento da 5 a 25 volte la cervice. Eventualmente, quando viene richiesto dal medico curante oppure dal ginecologo, l'esame colposcopico viene corredato da ulteriori prelievi. Possono essere bioptici mirati oppure citologici: nel primo caso si tratta della biopsia della vulva, della vagina o del collo dell’utero, che vengono effettuati sotto guida colposcopica. Nel secondo caso i prelievi possono essere l'HPV test e il Pap test.
Esempio di esame colposcopico

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Perchè eseguire un esame colposcopico

Prepararsi per un esame colposcopico L'esame colposcopico viene eseguita per individuare o escludere la presenza di zone che manifestino condizioni precancerose o cancerose allo stadio iniziale nei tessuti della cervice. Di solito il ginecologo è stato messo in allarme da risultato anomalo di un esame dello striscio cervicale (il cosiddetto Pap test). Ad esempio possono essere presenti strisce che mostrano ripetutamente infiammazioni oppure infezioni. Inoltre è possibile richiedere l'esame colposcopico quando il ginecologo rileva un aspetto anomalo della cervice nel corso di un'ispezione visiva condotta durante l'esame fisico. Ad esempio possono esservi irregolarità oppure lesioni del collo dell'utero e della vagina. Infine si richiede questo esame quando si rilevano tra un ciclo mestruale e l'altro perdite di sangue o si sospetta un'infezione sessuale oppure provocata dall'HPV.

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Come si esegue un esame colposcopico

Strumento per eseguire una colposcopia L'esame colposcopico è un esame assolutamente indolore e che si esegue in poco tempo. La donna deve assumere una posizione litotomica, così da poter mettere perfettamente in evidenza la vagina e la cervice con uno speculo. Si usa uno strumento che allarga l'apertura e separa le pareti collabite della vagina. I tessuti così evidenziati vengono asciugati con un tampone; la zona viene poi lavata con una soluzione di acido acetico diluito oppure con una soluzione fisiologica. Per identificare le aree sospette, l'ispezione visiva dei tessuti viene eseguita attraverso un ingrandimento. La soluzione applicata evidenzia eventuali zone precancerose che appaiono bianche invece di avere il naturale colore rosa. In alternativi queste aree possono assumere un aspetto superficiale caratteristico, provocato dalla presenza di vasi sanguigni anomali.


Esame colposcopico: I risultati della colposcopia: cosa valutare

Medico che esegue colposcopia Quando si effettua l'esame colposcopico si possono eseguire prelievi ed eseguire test più approfonditi. Ad esempio, se si osservano zone con colori e vasi sanguigni anomali, è possibile prelevare frammenti di tessuto per poi procedere alla biopsia. Se all'esame istologico il campione presenta cellule tipiche di una displasia grave, di una proliferazione anomala o di un cancro ai primi stadi, è possibile procedere a un trattamento locale di distruzione del tessuto colpito mediante criochirurgia, diatermia o laserterapia. Ciò vale soltanto nei casi in cui tutta la zona anomala è ben visibile e quindi l'intervento non presenta complicazioni. Se invece parte della zona anomala è all'interno del canale cervicale, è necessaria una conizzazione. Si tratta dell'esame e della successiva asportazione di una sezione conica o a forma di cuneo della cervice.



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