La parotite

Cos'è la parotite

La parotite o, più precisamente, parotite epidemica è una patologia che colpisce, nella larga maggioranza dei casi, bambini o adolescenti. Tale malattia è più conosciuta alla gente comune con la denominazione di "orecchioni" e, probabilmente, quasi ogni persona ne ha sofferto (o conosciuto chi ne ha sofferto) in età scolare o pre-scolare. La parotite è di origine virale ed è altamente contagiosa (come verrà meglio approfondito in seguito): è stato infatti calcolato che, generalmente, all'interno di una scuola pubblica, passano appena dai due ai tre giorni affinché il bambino affetto trasduca il virus ad almeno metà della sua classe, con un pericoloso "effetto a catena". Tuttavia, grazie ai vaccini, la percentuale di bambini ammalati di "orecchioni" è drasticamente calata rispetto a soli trenta anni fa, quando affliggeva un infante su tre. La parotite, sporadicamente, può colpire anche gli adulti ma in questo caso la malattia si manifesta con un decorso ben più grave.
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Sintomi della parotite

sintomi parotite La sintomatologia che caratterizza la parotite è di facile riconoscimento. Innanzitutto essa si manifesta a livello delle due parotidi; le parotidi sono le più importanti ghiandole salivari e sono situate, una per lato, tra il ramo della mandibola e la zona sottostante l'attacco dell'orecchio. In condizioni fisiologiche, esse sono deputate alla secrezione della saliva che è poi eiettata, per mezzo di un apposito dotto, in bacinetti posti sotto la lingua. Il virus causa primariamente un'ipertrofia delle ghiandole che, essendo aumentate di volume ed essendo locate sotto le orecchie, può conferire l'apparente impressione di orecchie ingigantite, gli "orecchioni" appunto. Dopo l'ipertrofia delle parotidi, si assiste di solito a mal di gola, faringite e mal di testa. Tale quadro iniziale può evolversi, di sovente, in uno stato febbrile per cercare di contrastare l'infezione in atto, il quale tuttavia perdura per almeno dieci giorni.

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Trasmissione e contagiosità della parotite

bambina con parotite La parotite è denominata non a caso "epidemica" in quanto è risultata essere sempre molto contagiosa, avendo provocato, specie nel secolo scorso, diverse epidemie. La patologia in esame si trasmette per via aerea: quando una persona starnutisce, tossisce o espettora diffonde nell'aria, senza avvedersene, microscopiche particelle di vapore acqueo. Se tale persona è però affetta da una patologia virale, insieme a tali particelle (chiamate, nel gergo specialistico, Goccioline di Flugge), viene estruso anche il virus responsabile dell'infezione. Ignari soggetti che si trovano nel raggio d'azione (anche minimo) della persona ammalata finiscono dunque inevitabilmente con il contrarre la malattia e trasmetterla ad altri, come in un effetto domino. Appare ora più giustificata la natura contagiosa della parotite che ogni anno, nel mondo, affligge in media 850 bambini ogni 100000.


La parotite: Trattamento della parotite

vaccino parotite La parotite è, come appurato, una patologia tanto contagiosa quanto piuttosto perdurante. Una nota positiva è però che è, tranne nei casi più gravi, facilmente eradicabile e, soprattutto, prevenibile. In genere, non vi sono farmaci diretti contro il virus ma è possibile alleviare i sintomi tramite assunzione dei cosiddetti FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) come il paracetamolo (contro la febbre) o l'ibuprofene (contro il mal di testa). Tuttavia, a partire dal 1999, anno in cui l'Italia decise di far cominciare la campagna di vaccinazione polivalente per avversare parotite, morbillo e rosolia, i casi registrati di malattia conclamata sono discesi dai quasi 70000 del 1996 agli appena quasi 750 del 2006. Rimane dunque saldo il concetto che, sebbene la parotite rimanga per sua natura altamente trasmissibile, è sufficiente predisporsi ad apposita vaccinazione per scongiurare, con molta probabilità, il rischio di infezione; il vaccino costituisce quindi l'arma più potente contro i temuti "orecchioni".



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