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L'ipertrofia prostatica può apparire durante l'adolescenza oppure dopo i 25 anni, ma i soggetti più a rischio sono i maschi adulti a partire dai 40 anni in su. Questa malattia, che è tipicamente maschile, non affligge invece tutti quegli individui a cui sono stati asportati i testicoli prima del raggiungimento della pubertà. I medici, che hanno studiato questa condizione, hanno inoltre riscontrato che, se in una famiglia ci sono soggetti con ipertrofia prostatica sintomi, ci sono più possibilità per i discendenti di contrarre la patologia. Anche gli uomini che hanno evidenti problemi di obesità, oppure disfunzioni erettili e non praticano abbastanza attività fisica, hanno possibilità molto elevate di incorrere in questa malattia, come anche i soggetti che presentano problemi di tipo cardiovascolare oppure un diabete di stadio due.
Le cause dell'ipertrofia prostatica sintomi sono tuttora sconosciute, anche se i ricercatori hanno notato che, oltre agli adolescenti, ad esserne maggiormente colpiti sono gli uomini adulti che hanno più di quarant'anni. Tuttavia, se nel primo caso sono scatenate dalla crescita e dai cambiamenti del corpo che avvengono durante la pubertà, anche se si tratta di un fenomeno molto raro e che non affligge tutti gli adolescenti, nel secondo, più frequente, gli scienziati hanno ipotizzato che siano dovute ad un invecchiamento progressivo dei testicoli. Con l'avanzare dell'età infatti, l'uomo tende a produrre meno testosterone, mentre in compenso aumenta la produzione degli estrogeni, gli ormoni femminili. Questo cambiamento fa sì che ci sia una stimolazione eccessiva delle attività delle sostanze che si occupano della crescita delle cellule prostatiche, portando così ad uno sviluppo smisurato della prostata e al conseguente comparsa di questa condizione benigna.
Gli ipertrofia prostatica sintomi non rappresentano una minaccia per la salute dell'uomo, ma nel caso si dovessero verificare o si notano cambiamenti rilevanti al momento della minzione, è opportuno contattare il proprio andrologo per un consulto e per farsi prescrivere un trattamento adeguato. Sebbene non si tratti di una condizione pericolosa, se non curata in modo tempestivo può provocare danni ai reni, che con il passare del tempo possono rappresentare un pericolo reale per la salute del corpo e portare anche a conseguenze più gravi. Oltre che in caso di un sospetto ingrossamento della ghiandola prostatica, è necessario contattare l'andrologo o il medico di fiducia anche quando si nota la presenza di sangue nelle urine oppure quando si avverte uno stimolo molto doloroso e frequente al momento della minzione, due sintomi che potrebbero nascondere una malattia ben più grave, come tumori o disfunzioni all'apparato urinario.
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