Il calcolo della massa grassa generalmente si ottiene grazie ad un plicometro: è uno strumento scientifico che rileva lo spessore dello strato adiposo, misurando le pliche cutanee. Secondo gli schemi messi a punto dall'inventore Durnin, grazie al plicometro si monitorano la massa grassa, la massa magra e si determina anche il peso ideale delle persone. Per la precisione, per rilevare la massa grassa bisogna mantenere il plicometro tra il pollice e l'indice e posizionare il dispositivo nella regione del corpo di cui vogliamo misurare il grasso in eccesso. Solitamente i punti di campionamento sono quattro: la regione dei bicipiti, all'altezza della parte superiore del braccio, la zona tricipitale, intorno alla parte posteriore del braccio, l'area sottoscapolare, all'angolo inferiore delle scapole e la sovrailiaca, sulla linea al di sotto della regione ascellare. La misurazione è espressa in millimetri e determina la quantità di grasso sottocutaneo senza tenere conto di epidermide e ossa.
Un altro sistema per il calcolo della massa grassa e della massa magra è l'indice Bmi o Imc: si tratta di una formula matematica che ormai da venti anni viene utilizzata per esprimere la quantità di massa corporea. Il risultato si ottiene moltiplicando altezza, peso attuale e sesso. Andando per esclusione, si ricavano anche il peso forma e il peso ideale della persona. Se l'incide di massa corporea è al di sotto del 16, siamo in presenza di un caso di sottopeso di grado severo mentre con valori compresi tra i da 16.5 e i 18.4 il sottopeso c'è ma è più contenuto. Con un Bmi da 25 a 30 c'è l'obesità, man mano che cresce il dato si va nel terreno dell'obesità di primo, secondo e terzo grado. I valori considerati normali di Imc sono compresi tra i 18.5 e i 24.9, in particolare per effetto della media la situazione ideale è intorno a 22.5 kg/m2 per gli uomini e ai 21 kg/m2 nelle donne. L'Imc è il calcolo che meglio rivela i rischi legati a obesità, sottopeso, peso non a norma.
Le tabelle americane del sistema Ace per il calcolo della massa grassa ricavano la quantità di tessuto adiposo presente nel corpo attraverso la misurazione di alcuni punti: si misurano in centimetri la circonferenza della vita e dei fianchi e il giro collo e si comparano a valori di riferimento. Con un comune metro da sarto si prendono le misure e si inseriscono in un calcolatore automatico che da un risultato in percentuale. Se il valore che ricaviamo dall'equazione è compreso tra il 2 e il 4% la massa grassa essenziale, quella fondamentale per il funzionamento del corpo, è troppo scarsa e siamo a rischio: dobbiamo mettere peso. Se il risultato è sopra al 4% ma sotto il 15% abbiamo una forma atletica e possiamo continuare con un mantenimento del peso. Sforando il tetto del 20% si entra nella zona dell'obesità: il tessuto adiposo bianco e scuro che costituisce il grasso cattivo è davvero eccessivo, bisogna necessariamente dimagrire per non incorrere in rischi seri per la salute.
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