Quando un integratore alimentare diventa famoso tra i culturisti c'è un'immediata e spasmodica corsa di dottori e fisiatri a raccontarne gli effetti collaterali. Ciò che i dottori affermano è che questi amminoacidi ramificati sono naturalmente presenti nella nostra dieta. Leucina, isoleucina e valina sono già presenti in carne ed uova e, per di più, in quantità paragonabili a quelle assunte con gli integratori. Il loro uso sotto forma di integratore è quindi inutile quando la dieta risulta, già di per sè, bilanciata. Il rischio è quindi quello di immettere nel nostro corpo eccessive dosi di questi tre aminoacidi assumendoli sia sotto forma di dieta iperproteica sia sotto forma di integratore alimentare. Mentre questa eccessiva assunzione di aminoacidi ramificati può non essere dannosa per persone che si sottopongono a performance e prestazioni atletiche elevate, la stessa può causare effetti collaterali anche gravi a quelle persone che non fanno un continuo e regolare esercizio fisico.
Gli integratori a base di aminoacidi ramificati sono stati prescritti a pazienti affetti da quelle patologie (come il cancro) associate alla perdita del tono muscolare o alla perdita di appetito. Alcuni dottori però informano che in questi casi e per queste patologie gli aminoacidi ramificati fanno male. In questi pazienti la loro assunzione ha infatti aumentato i sintomi associati alle encefalopatia epatica o alla dischinesia tardiva. Non andrebbero assunti in gravidanza o durante l'allattamento. Inoltre questi integratori interferiscono con l'azione degli antidiabetici, dei farmaci anti-Parkinson, dei farmaci corticosteroidei, degli ormoni tiroidei e della diazoxide. L'aumento dei livelli ematici di aminoacidi ramificati ha un effetto dannoso sui reni ed affaticandoli può provocarne il collasso. La somministrazione di supplementi alimentari contenenti aminoacidi ramificati deve essere prescritta da un dottore e l'assunzione deve essere fatta sotto continua supervisione medica.
L'assunzione eccessiva di integratori a base di aminoacidi ramificati può far male se i livelli ematici di quest'ultimi supera i livelli soglia. Ma non bisogna da ciò dedurre che le proteine alimentari facciano male. Anzi, una dieta ricca di proteine fa molto bene soprattutto alle persone anziane ed ai bambini. La nostra dieta quando è bilanciata ci fornisce già l'ammontare necessario di amminoacidi di cui abbiamo bisogno. Carne, pesce, uova e formaggi sono già ricchissimi di aminoacidi ramificati. Assumere, dunque, una piccola quantità giornaliera di questi alimenti sarà sufficiente a mantenere i livelli ematici di aminoacidi ramificati nel range opportuno. Per i vegetariani ed i vegani, le fonti principali di aminoacidi ramificati si trovano nei legumi, in particolare in fagioli, lenticchie e ceci. Quindi sì alle proteine nella dieta, ma non all'uso eccessivo e non controllato di integratori alimentari a base di aminoacidi ramificati.
COMMENTI SULL' ARTICOLO