Riso

La storia del riso

Il riso è una pianta appartenente a due famiglie ben distinte: L’Oryza sativa e l’Oryza glaberrima, coltivate rispettivamente in Asia e in Africa. Il valore alimentare del riso, fu scoperto dalle popolazioni Cinesi che ne facevano un larghissimo uso. Dopo di essi, il riso si diffuse rapidamente in Egitto, in Mesopotamia e infine in Europa. La pianta del riso ha caratteristiche peculiari che la distinguono nettamente da tutte le altre piante. L’altezza oscilla tra il metro e venti ai quasi due metri. Le radici sviluppano i cosiddetti parenchimi acquiferi, tessuti che sono tendenti a sviluppare acqua. Il riso infatti, o meglio le radici di esso, crescono in ambienti umidi e freschi. Il fusto del riso, non è molto dissimile da quello del frumento, le foglie sono lunghe e larghe ed hanno un colore chiaro. Al centro del fusto, si sviluppa una sorta di fiore pendulo molto somigliante ad una spiga. In ogni fiore ci sono vari chicchi, che costituiscono il riso stesso in forma grezza. Questo chicco ha un colore bianco latte o perlato e seconda della qualità. Esistono ad oggi differenti qualità di riso che variano a seconda della qualità stessa o della provenienza. Il riso presenta una speciale lavorazione, lunga e relativa a determinati periodi dell’anno. Sono gli accorgimenti dei risicoltori, i lunghi processi di lavorazione, l’amore che viene profuso nel trattamento del prodotto, che fanno del riso un cibo unico, raffinato e nutriente. Il terreno sul quale si coltiva il riso viene preparato e coltivato più e più volte. L’aratro è la macchina principale che viene utilizzata per la sistemazione ed il livellamento del piano sul quale andranno a cadere i semi della pianta. Nel periodo che va tra l’inverno e la primavera, questi macchinari solcano il terreno smuovendolo, creando dei livellamenti, favorendo la concimazione ed eliminando le erbe nocive per la futura coltivazione. Le risaie vanno quindi preparate. Nei tempi antichi, quando non esistevano macchinari idonei alla preparazione del terreno, si costruivano degli argini e dei canali per favorire il passaggio dell’acqua e l’irrigazione del terreno. La concimazione invece avveniva grazie a carri trainati da animali che con la pressione dei loro zoccoli, favorivano la concimazione del terreno stesso.
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Lavorazione del riso

risoIl riso dopo il raccolto, viene sottoposto ad una prima operazione fondamentale, la mietitura, attraverso la quale viene eliminato l’involucro, ovvero le glumelle, che andranno a formare la cosiddetta pula di riso. Le tre operazioni principali che riguardano strettamente la lavorazione del riso sono: la sbramatura, la sbiancatura, la lucidatura e la brillatura. La prima operazione consiste nell’eliminazione delle glumelle. Il riso viene passato sotto una sorta di pressatura. La macchina è formata da due ruote che girano in senso opposto. Queste hanno il compito di favorire la fuoriuscita del chicco di riso, senza alterarne la consistenza e la durezza. Le glumelle intanto saranno eliminate. La seconda operazione è quella della sbiancatura. In questa fase, il riso viene pulito da tutti i residui delle glumelle, e viene lasciato cosi grezzo, fino alla successiva operazione. La sbiancatura viene effettuata con l’ausilio di una macchina a forma di cono che gira e smuove il riso lasciandone appunto solo il chicco. La lucidatura è l’operazione successiva alla sbiancatura. I chicchi che provengono dalla sbiancatura sono puliti, ma non lucidi. Durante questa operazione, i chicchi vengono resi bianchi e vengono levigati. Sono pronti per essere confezionati. Ultima operazione è la brillatura, che viene eseguita per rendere il riso ancor più lucido e brillante. Su tutti i chicchi viene passato dell’olio. Questo ha la funzione di rendere il riso maggiormente lucido e brillante, oppure, viene effettuato un trattamento con del talco, che favorisce comunque una maggiore lucentezza al prodotto in sé. Il lavoro si può definire completo. Le tipologie di riso che sono ottenute si dividono in: riso grezzo, riso semigrezzo, riso mercantile, riso bianco, riso oliato e riso brillato.

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Valore nutrizionale del riso

insalata di riso Nel tempo, i macchinari con i quali si lavora il riso, sono stati migliorati e affinati, questo per rendere ancor più gradevole e raffinato il prodotto. Il riso è una dei cibi che ha riscosso e tuttora riscuote un successo abnorme. La sua lavorazione è diventata una vera e propria cultura, un elemento che unisce la tradizione al progresso. Dalle mani dei mietitori che in passato lo coltivavano e lo seccavano nei periodi freschi, ad oggi, il riso non ha mai perso il suo posto sulle tavole. Resta un piatto molto amato, dal valore nutrizionale altissimo. Il riso inoltre, si declina in una serie di variabili infinite. A differenza degli altri cibi o cereali, esso può essere preparato in moltissimi modi. Al di là della lavorazione, che prevede dei passaggi standard che sono validi per chiunque lavori questo prodotto, il riso subisce una serie di influenze, quelle dei popoli che l’hanno coltivato, che l’hanno servito in tavola in modi differenti, proponendo un ventaglio di piatti che vedono il riso come protagonista. Esso viene usato nei primi, nei secondi, negli antipasti e persino nei dolci. La sua consistenza e il suo sapore, lo rendono un elemento unico e indispensabile per la preparazione di un piatto elaborato, raffinato,consistente e nutriente. Il riso è un farinaceo non particolarmente pesante. Non contiene glutine, infatti è il piatto prediletto dai celiaci, che ne risultano intolleranti. Il riso è ricco di proprietà nutritive: risulta essere leggero, buono e altamente digeribile. E’ ricco di carboidrati, ma contiene anche proteine e alcune vitamine fondamentali per la salute dell’organismo tra cui la vitamina B in tutte le sue possibili declinazioni che sono (la tiamina, l’acido folico, la riboflavina ecc). Contiene inoltre magnesio, calcio, fosforo e ancora rame, ferro, zinco e selenio. Sia dal punto di vista vitaminico, sia da quello degli oligoelementi, sia da quello dei macroelementi, il riso contiene la maggior parte di essi. Per suddette ragioni esso, preparato con determinati condimenti, risulta essere un piatto assolutamente completo e abbondante.


Riso: Il riso in tavola

dolcetti di riso Il riso, come sottolineato sopra può essere preparato in diversi modi. Può essere servito come antipasto, come primo piatto, come secondo piatto e come dolce. Tra gli antipasti possibili e maggiormente gettonati troviamo, la famosissima e fresca insalata di riso. E’ un piatto semplice e veloce, di facile preparazione che ben si intona a tutte le variabili di piatti che verranno servite successivamente ad esso. La preparazione è la seguente. Da parte, verrà cotto il riso, per circa quindici venti minuti. Una volta pronto, verrà colato e fatto raffreddare. Intanto, bisognerà tagliare a pezzettini pomodori, olive chiare e scure, carciofini, e uova sode (che saranno state preparate a parte), insieme al tonno pronto. Quando il riso si sarà freddato, tutti gli ingredienti mescolati andranno aggiunti ad esso, insieme al un filo d’olio e facoltativamente a carote, sedano basilico e mais. Una volta terminata la preparazione, il contenuto andrà riposto in frigo per qualche ora. L’insalata di riso è un piatto fresco, semplice e buonissimo. Altro antipasto di grande successo sono gli arancini di riso. Questo piatto, tipicamente invernale, viene considerato come antipasto, ma per il suo valore nutrizionale può essere annoverato tra i piatti più nutrienti e completi. La preparazione è la seguente: Si dovrà cuocere il riso da parte e una volta colato dovrà essere messo a freddare. Una volta pronto bisognerà formare con esso delle palle grosse approssimativamente quanto un pugno (poco meno). All’interno di questo, bisognerà inserire degli spicchi di formaggio fresco, e poi richiudere la palla fatta di riso. Questa va poi passata nell’uovo sbattuto con sale, e fritta in padella con olio di oliva. Il risultato sarà un piatto buonissimo, calorico e nutriente. Altro piatto parecchio amato, sono gli involtini di riso. La preparazione è semplice: il riso va cotto, colato e freddato. Ad esso va aggiunto del prezzemolo, del burro (solo un po’) e del formaggio (quello che si preferisce) tagliato piccoli pezzettini. Questo composto ben compatto, va adagiato sul una fetta di prosciutto cotto e avvolto fino a formare l’involtino stesso che andrà poi passato nell’uovo battuto e nel pan grattato. Infine l’involtino formato andrà fritto. Gli involtini sono un piatto più invernale, infatti vanno serviti caldi, appena pronti. Per quanto concerne i primi piatti, sono tante le soluzioni che possono essere create con il riso, che può essere preparato con il pomodoro fresco, con i funghi e pancetta, con i carciofi, con le zucchine. Le ricette maggiormente elaborate sono il risotto al curry, e i cuori di riso. Il risotto al curry, è meno conosciuto, ma è un piatto veloce. Il riso va cotto e colato da parte. In una padella bisogna friggere olio e cipollina con l’aggiunta di patate tagliate a cubetti. Poi verrà versato il riso e su questo intruglio il curry. Sul riso pronto potrà essere aggiunto il prezzemolo, anche solo come decorazione. Anche i secondi piatti fatti con il riso presentano notevoli variabili. Quasi tutti i secondi piatti includono le verdure, tra cui: le polpette di riso, i gamberi con riso, le zucchine o i peperoni ripieni di riso, o anche la carne come quella bianca accompagnata con il riso. I dolci poi, risultano ancor più elaborati e raffinati. I dolci preparati con il riso sono gli sformati, i cestini (fatti di pasta sfoglia), sempre con il riso, gelato, budino di riso. Questi dolci sono parecchio particolari e sono solo per i palati fini e delicati. Il budino di riso ad esempio, è un dolce fresco e buono e non richiede una lunga preparazione. Il riso va fatto cuocere nel latte. Su di esso, una volta pronta bisogna versare del cacao e degli amaretti. Una volta preparato, il tutto va versato nel frullatore. Dal frullatore, passerà poi allo stampino e al frigo dove dovrà restare per almeno un paio d’ore. Il risultato sarà un dolce fresco e dalla consistenza unica.



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